Il saggio mette a fuoco la figura di Rinaldo d’Este, figlio del duca Francesco I e di Lucrezia Barberini, nel suo ruolo di cardinale, insperatamente promosso alla porpora nel 1686 per intercessione degli allora sovrani d’Inghilterra Giacomo II Stuart e Maria Beatrice d’Este, sua cugina. Illustra attraverso fonti di prima mano, in particolare il Raguaglio dell’evento di G.A. Lorenzani (fonditore ma anche autore di testi teatrali e di apparati) le scelte operate da Rinaldo sulle numerose carrozze allestite per l’ingresso trionfale, e sulla struttura del percorso. Analizzando le osservazioni di Lorenzani (testimone particolamente interessante, in quanto artista e competente) e documenti inediti conservati all’Archivio di Stato di Modena, di cui pubblica la trascrizione in appendice, studia poi l’allestimento dell’appartamento. Ne ricava la conoscenza degli arredi più preziosi che ornavano gli ambienti, fa emergere le scelte fondanti dell’allestimento, attraverso cui Rinaldo dichiara i propri legami e debiti politici, e scopre la presenza di set preziosi e antichi di arazzi, oggetto di particolare attenzione da parte del cardinale sia per il valore intrinseco che per il significato identitario, in quanto riconducibili in alcuni casi al patrimonio dei predecessori cinquecenteschi, signori di Ferrara.
Sonia Cavicchioli (2020). Rinaldo d’Este cardinale (1686-1694) e le arti. L’ingresso a Roma e gli arredi dell’appartamento. Modena : Franco Cosimo Panini.
Rinaldo d’Este cardinale (1686-1694) e le arti. L’ingresso a Roma e gli arredi dell’appartamento
Sonia Cavicchioli
2020
Abstract
Il saggio mette a fuoco la figura di Rinaldo d’Este, figlio del duca Francesco I e di Lucrezia Barberini, nel suo ruolo di cardinale, insperatamente promosso alla porpora nel 1686 per intercessione degli allora sovrani d’Inghilterra Giacomo II Stuart e Maria Beatrice d’Este, sua cugina. Illustra attraverso fonti di prima mano, in particolare il Raguaglio dell’evento di G.A. Lorenzani (fonditore ma anche autore di testi teatrali e di apparati) le scelte operate da Rinaldo sulle numerose carrozze allestite per l’ingresso trionfale, e sulla struttura del percorso. Analizzando le osservazioni di Lorenzani (testimone particolamente interessante, in quanto artista e competente) e documenti inediti conservati all’Archivio di Stato di Modena, di cui pubblica la trascrizione in appendice, studia poi l’allestimento dell’appartamento. Ne ricava la conoscenza degli arredi più preziosi che ornavano gli ambienti, fa emergere le scelte fondanti dell’allestimento, attraverso cui Rinaldo dichiara i propri legami e debiti politici, e scopre la presenza di set preziosi e antichi di arazzi, oggetto di particolare attenzione da parte del cardinale sia per il valore intrinseco che per il significato identitario, in quanto riconducibili in alcuni casi al patrimonio dei predecessori cinquecenteschi, signori di Ferrara.| File | Dimensione | Formato | |
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