Sulle colline dell’entroterra marchigiano, in prossimità dell’attuale città di Ostra Vetere, in provincia di Ancona, sorgono le rovine della città romana di Ostra antica. Situata su un ampio terrazzo alluvionale del fondovalle, alla sinistra del fiume Misa (l’antico fiume Sena), la cui valle rientrava in un sistema di collegamento tra il versante adriatico e quello tirrenico, che dunque metteva questo settore in diretto contatto con Roma, la città di Ostra rivestiva una valenza strategica di primaria importanza. Ed è proprio a causa della sua posizione geograficamente vantaggiosa che ben presto Ostra divenne territorio romano, praefectura prima e municipium in seguito (Dall’Aglio et alii 2014). Le campagne archeologiche condotte in questo sito, oggi denominato “Le Muracce”, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche tra il 1985 e il 1990, e riprese dall’Università di Bologna dal 2006, sotto la direzione di Pier Luigi Dall’Aglio, hanno portato alla luce una serie di edifici, datati tra il III secolo a.C. e il V secolo d.C., che si affacciavano sull’area forense. Tra il VI e il VII secolo queste strutture vennero abbandonate e i pavimenti, i lastricati e le fosse di spoliazione furono utilizzati come piano deposizionale per un cospicuo numero di sepolture che andarono a costituire una vera e propria area cimiteriale, sfruttata dal tardoantico all’altomedioevo (Dall’Aglio et alii 2014; Dall’Aglio, Franceschelli, TassSSinari 2014b) (Fig. 1). I resti scheletrici degli inumati recuperati dalla suddetta area cimiteriale sono stati oggetto di uno studio archeo-antropologico, svolto presso il Laboratorio di Antropologia fisica del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna (Campus di Ravenna), che ha avuto lo scopo di ricostruire le caratteristiche antropologiche, la struttura demografica, le condizioni di vita e di salute degli abitanti della città tardoantica di Ostra, anche in un quadro comparativo con altre comunità del medesimo territorio.

Studio antropologico dei resti umani dell’area cimiteriale di Ostra / Conti S., Visalli G., Vazzana A., Collina F., Cilli E., Benazzi S., Gruppioni G.. - STAMPA. - (2020), pp. 415-422.

Studio antropologico dei resti umani dell’area cimiteriale di Ostra

Vazzana A.;Collina F.;Cilli E.;Benazzi S.;Gruppioni G.
2020

Abstract

Sulle colline dell’entroterra marchigiano, in prossimità dell’attuale città di Ostra Vetere, in provincia di Ancona, sorgono le rovine della città romana di Ostra antica. Situata su un ampio terrazzo alluvionale del fondovalle, alla sinistra del fiume Misa (l’antico fiume Sena), la cui valle rientrava in un sistema di collegamento tra il versante adriatico e quello tirrenico, che dunque metteva questo settore in diretto contatto con Roma, la città di Ostra rivestiva una valenza strategica di primaria importanza. Ed è proprio a causa della sua posizione geograficamente vantaggiosa che ben presto Ostra divenne territorio romano, praefectura prima e municipium in seguito (Dall’Aglio et alii 2014). Le campagne archeologiche condotte in questo sito, oggi denominato “Le Muracce”, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche tra il 1985 e il 1990, e riprese dall’Università di Bologna dal 2006, sotto la direzione di Pier Luigi Dall’Aglio, hanno portato alla luce una serie di edifici, datati tra il III secolo a.C. e il V secolo d.C., che si affacciavano sull’area forense. Tra il VI e il VII secolo queste strutture vennero abbandonate e i pavimenti, i lastricati e le fosse di spoliazione furono utilizzati come piano deposizionale per un cospicuo numero di sepolture che andarono a costituire una vera e propria area cimiteriale, sfruttata dal tardoantico all’altomedioevo (Dall’Aglio et alii 2014; Dall’Aglio, Franceschelli, TassSSinari 2014b) (Fig. 1). I resti scheletrici degli inumati recuperati dalla suddetta area cimiteriale sono stati oggetto di uno studio archeo-antropologico, svolto presso il Laboratorio di Antropologia fisica del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna (Campus di Ravenna), che ha avuto lo scopo di ricostruire le caratteristiche antropologiche, la struttura demografica, le condizioni di vita e di salute degli abitanti della città tardoantica di Ostra, anche in un quadro comparativo con altre comunità del medesimo territorio.
2020
Ostra: una città romana e il suo territorio nelle Marche centrali (scavi 2006-2019)
415
422
Studio antropologico dei resti umani dell’area cimiteriale di Ostra / Conti S., Visalli G., Vazzana A., Collina F., Cilli E., Benazzi S., Gruppioni G.. - STAMPA. - (2020), pp. 415-422.
Conti S., Visalli G., Vazzana A., Collina F., Cilli E., Benazzi S., Gruppioni G.
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