Attraverso l’analisi delle collezioni di ceramica dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, il volume ricostruisce sia gli apporti dei grandi protagonisti del collezionismo, le funzioni sociali e decorative attribuite alle loro raccolte, sia il sistema delle manifatture, delle botteghe e dei circuiti commerciali che collegavano la città all’Europa. La diffusione di forme, iconografie e tecniche della ceramica è così ricollocata all’interno di dinamiche internazionali che attestano l’evoluzione del gusto nell’ambito della produzione e del collezionismo di arti decorative. Ai nuclei storici del Museo Civico Medievale, del Museo Davia Bargellini e delle Collezioni Comunali d’Arte fa eco una diffusa presenza della ceramica nella decorazione di chiese e palazzi: la ricerca intende così anche offrire lo spunto per visite tematiche della città capaci di unire la conoscenza delle collezioni ceramiche dei musei alla fruizione nel territorio di un patrimonio di alto artigianato ancora poco noto. In questo contesto di ricerca il contributo dell'autore analizza l'uso sociale, il valore collezionistico e i dispositivi di allestimento di alcune collezioni private e pubbliche dal Settecento alla metà dell'Ottocento.
Sandra Costa (2020). Dalla guardaroba dei palazzi al display museale. Bologna : BUP.
Dalla guardaroba dei palazzi al display museale
Sandra Costa
2020
Abstract
Attraverso l’analisi delle collezioni di ceramica dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, il volume ricostruisce sia gli apporti dei grandi protagonisti del collezionismo, le funzioni sociali e decorative attribuite alle loro raccolte, sia il sistema delle manifatture, delle botteghe e dei circuiti commerciali che collegavano la città all’Europa. La diffusione di forme, iconografie e tecniche della ceramica è così ricollocata all’interno di dinamiche internazionali che attestano l’evoluzione del gusto nell’ambito della produzione e del collezionismo di arti decorative. Ai nuclei storici del Museo Civico Medievale, del Museo Davia Bargellini e delle Collezioni Comunali d’Arte fa eco una diffusa presenza della ceramica nella decorazione di chiese e palazzi: la ricerca intende così anche offrire lo spunto per visite tematiche della città capaci di unire la conoscenza delle collezioni ceramiche dei musei alla fruizione nel territorio di un patrimonio di alto artigianato ancora poco noto. In questo contesto di ricerca il contributo dell'autore analizza l'uso sociale, il valore collezionistico e i dispositivi di allestimento di alcune collezioni private e pubbliche dal Settecento alla metà dell'Ottocento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


