Negli anni scorsi e nei precedenti paragrafi il tasso di ospedalizzazione è stato analizzato in generale e in funzione di diverse altre variabili (età, tipologia di attività, regime di ricovero), per fornire misure riguardo la propensione, le modalità ed il bisogno di ricovero ospedaliero della popolazione oggetto di studio. Nel presente paragrafo l’indicatore (TD) è elaborato in funzione del tipo di DRG, medico o chirurgico, generato dal ricovero. I tassi di dimissione per DRG medico e chirurgico sono messi a confronto per valutare il contributo fornito da ciascuna componente al TD complessivo di ciascuna regione e sono analizzati separatamente per descrivere le differenze regionali anche in funzione delle modalità di ricovero utilizzate prevalentemente (degenza ordinaria ovvero diurna - DH/DS ). Le differenze regionali del TD generale si riflettono naturalmente anche sui TD per DRG medici (TD Med) e chirurgici (TD Ch). La variabilità geografica fornisce una rappresentazione abbastanza efficace delle politiche attuate dalle diverse regioni in termini di dimensione dell’offerta ospedaliera, di contrasto dei ricoveri inappropriati, di organizzazione dei servizi di Pronto Soccorso e di diagnosi strumentale, di decentramento dell’assistenza verso setting assistenziali extradegenza o verso i servizi distrettuali. Le differenze del TD dei DRG medici sono in massima parte spiegabili dalle variabili anzidette. Il tasso di dimissioni ospedaliere (TD) dei DRG chirurgici è certamente correlato alla dimensione dell’offerta e solo in parte alle altre variabili appena richiamate. A tale riguardo è importante considerare altri fattori che determinano le caratteristiche del servizio reso in termini di accesso ed erogazione delle prestazioni chirurgiche, in particolare quando si evidenziano situazioni di possibile sovra o sotto utilizzo delle stesse. Tra questi fattori l’operato dei medici e la capacità di scelta dei pazienti rivestono un ruolo di rilievo. È, infatti, noto che le indicazioni all’intervento chirurgico non sono sempre definite univocamente dalle società scientifiche e/o non univocamente recepite dai professionisti e che l’asimmetria informativa tra medico e paziente non sempre consente a quest’ultimo di valutare adeguatamente l’appropriatezza del percorso assistenziale proposto.

Pieroni G., Belletti M., Sferrazza A., Granella P., Cacciari P., Bicocchi M., et al. (2008). Ospedalizzazione per DRG medici e chirurgici. ROMA : Università Cattolica del Sacro Cuore.

Ospedalizzazione per DRG medici e chirurgici

PIERONI, GIOVANNI;BELLETTI, MILENA;CACCIARI, PAOLO;FANTINI, MARIA PIA
2008

Abstract

Negli anni scorsi e nei precedenti paragrafi il tasso di ospedalizzazione è stato analizzato in generale e in funzione di diverse altre variabili (età, tipologia di attività, regime di ricovero), per fornire misure riguardo la propensione, le modalità ed il bisogno di ricovero ospedaliero della popolazione oggetto di studio. Nel presente paragrafo l’indicatore (TD) è elaborato in funzione del tipo di DRG, medico o chirurgico, generato dal ricovero. I tassi di dimissione per DRG medico e chirurgico sono messi a confronto per valutare il contributo fornito da ciascuna componente al TD complessivo di ciascuna regione e sono analizzati separatamente per descrivere le differenze regionali anche in funzione delle modalità di ricovero utilizzate prevalentemente (degenza ordinaria ovvero diurna - DH/DS ). Le differenze regionali del TD generale si riflettono naturalmente anche sui TD per DRG medici (TD Med) e chirurgici (TD Ch). La variabilità geografica fornisce una rappresentazione abbastanza efficace delle politiche attuate dalle diverse regioni in termini di dimensione dell’offerta ospedaliera, di contrasto dei ricoveri inappropriati, di organizzazione dei servizi di Pronto Soccorso e di diagnosi strumentale, di decentramento dell’assistenza verso setting assistenziali extradegenza o verso i servizi distrettuali. Le differenze del TD dei DRG medici sono in massima parte spiegabili dalle variabili anzidette. Il tasso di dimissioni ospedaliere (TD) dei DRG chirurgici è certamente correlato alla dimensione dell’offerta e solo in parte alle altre variabili appena richiamate. A tale riguardo è importante considerare altri fattori che determinano le caratteristiche del servizio reso in termini di accesso ed erogazione delle prestazioni chirurgiche, in particolare quando si evidenziano situazioni di possibile sovra o sotto utilizzo delle stesse. Tra questi fattori l’operato dei medici e la capacità di scelta dei pazienti rivestono un ruolo di rilievo. È, infatti, noto che le indicazioni all’intervento chirurgico non sono sempre definite univocamente dalle società scientifiche e/o non univocamente recepite dai professionisti e che l’asimmetria informativa tra medico e paziente non sempre consente a quest’ultimo di valutare adeguatamente l’appropriatezza del percorso assistenziale proposto.
2008
Rapporto Osservasalute 2008. Stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane.
430
434
Pieroni G., Belletti M., Sferrazza A., Granella P., Cacciari P., Bicocchi M., et al. (2008). Ospedalizzazione per DRG medici e chirurgici. ROMA : Università Cattolica del Sacro Cuore.
Pieroni G.; Belletti M.; Sferrazza A.; Granella P.; Cacciari P.; Bicocchi M.; Fantini M.P.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/78377
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact