La figura di Alberto Manzi si dipana su più profili differenti eppure coerenti nel dare corpo a una professionalità pedagogica ricca di suggestioni e solo in parte conosciuta nella sua complessità. Comincia come maestro nel carcere minorile "Aristide Gabelli" di Roma e poi nella scuola elementare "Fratelli Bandiera" a Roma per trent'anni; dal 1960 al 1968 conduce il programma televisivo "Non è mai troppo tardi" in RAI per gli adulti analfabeti; scrittore per ragazzi tradotto nel mondo (Orzowei è il suo romanzo più famoso); educatore in Sudamerica per dieci anni, dove non si limitò a fare l'educatore... Si tratta di una delle figure che più hanno contribuito al rinnovamento della cultura pedagogica in Italia nella seconda metà del Novecento. Come tale, il suo lavoro e la sua testimonianza hanno molto da insegnare oggi a chi si dedica al mestiere dell'educazione.
Roberto Farné (2020). Alberto Manzi fra televisione e scuola. Brescia : Scholé.
Alberto Manzi fra televisione e scuola
Roberto Farné
2020
Abstract
La figura di Alberto Manzi si dipana su più profili differenti eppure coerenti nel dare corpo a una professionalità pedagogica ricca di suggestioni e solo in parte conosciuta nella sua complessità. Comincia come maestro nel carcere minorile "Aristide Gabelli" di Roma e poi nella scuola elementare "Fratelli Bandiera" a Roma per trent'anni; dal 1960 al 1968 conduce il programma televisivo "Non è mai troppo tardi" in RAI per gli adulti analfabeti; scrittore per ragazzi tradotto nel mondo (Orzowei è il suo romanzo più famoso); educatore in Sudamerica per dieci anni, dove non si limitò a fare l'educatore... Si tratta di una delle figure che più hanno contribuito al rinnovamento della cultura pedagogica in Italia nella seconda metà del Novecento. Come tale, il suo lavoro e la sua testimonianza hanno molto da insegnare oggi a chi si dedica al mestiere dell'educazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.