Banditi inafferrabili come Fantômas e Zigomar, detective geniali come Nick Carter e Sherlock Holmes, temerarie eroine che sfidano i modelli tradiionali di femminilità (incarnate da attrici come Pearl White, Helen Holmes, Musidora...) e poi Maciste e Za la Mort e persino un campione di "escapologia" come il mago Houdini: le origini della serialità cinematografica ci hanno consegnato tutta una schiera di figure affascinanti e e leggendarie. Questo libro è il primi tentativo di ricostruire nella sua complessità un fenomeno di portata strategica per la formazione delle moderne industrie culturali, esplorando le dinamiche al tempo stesso transnazionali e transmediali che diedero vita a quella che -- parafrasando Gramsci -- si può definire la "cultura internazional-popolare" nel suo stadio formativo. L'esuberanza mitopoietica di questa stagione culturale -- ossessionata, almeno quanto la nostra -- dal principio del "seguito al prossimo numero" -- incorpora e trasfigura in chiave fantastica le differenti tensioni sociali e politiche dell'epoca, offrendo la possibilità di leggere nelle sue narrazioni survoltate e infantili altrettante tracce della "grande storia": dai timori alimentati dall'illegalismo di matrice anarchica nella Francia della Belle Epoque, al mutamento della posiziione sociale delle donne nel periodo del movimento suffragista, fino al trauma della Grande Guerra e al "ritorno all'ordine" dei decenni successivi.
M. Dall'Asta (2009). Trame spezzate. Archeologia del film seriale. RECCO (GE) : Le Mani.
Trame spezzate. Archeologia del film seriale
DALL'ASTA, MONICA
2009
Abstract
Banditi inafferrabili come Fantômas e Zigomar, detective geniali come Nick Carter e Sherlock Holmes, temerarie eroine che sfidano i modelli tradiionali di femminilità (incarnate da attrici come Pearl White, Helen Holmes, Musidora...) e poi Maciste e Za la Mort e persino un campione di "escapologia" come il mago Houdini: le origini della serialità cinematografica ci hanno consegnato tutta una schiera di figure affascinanti e e leggendarie. Questo libro è il primi tentativo di ricostruire nella sua complessità un fenomeno di portata strategica per la formazione delle moderne industrie culturali, esplorando le dinamiche al tempo stesso transnazionali e transmediali che diedero vita a quella che -- parafrasando Gramsci -- si può definire la "cultura internazional-popolare" nel suo stadio formativo. L'esuberanza mitopoietica di questa stagione culturale -- ossessionata, almeno quanto la nostra -- dal principio del "seguito al prossimo numero" -- incorpora e trasfigura in chiave fantastica le differenti tensioni sociali e politiche dell'epoca, offrendo la possibilità di leggere nelle sue narrazioni survoltate e infantili altrettante tracce della "grande storia": dai timori alimentati dall'illegalismo di matrice anarchica nella Francia della Belle Epoque, al mutamento della posiziione sociale delle donne nel periodo del movimento suffragista, fino al trauma della Grande Guerra e al "ritorno all'ordine" dei decenni successivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.