All’inizio dell’Orfeo Endimione assiste agli auspici, con esito negativo, per il matrimonio della figlia. Secondo alcune tradizioni greche e latine, l’amante di Selene era padre di cinquanta figli, secondo altre, di tre maschi e una femmina. Per Pausania, uno storico e geografo di lingua greca del II o III secolo, la figlia si chiamava Eurikidas. Per Buti, la figlia di Endimione si chiama Euridice. Distrazione banale o scarto voluto? Il nuovo nome permette di saldare due celebri racconti mitologici che appartenevano a distinte tradizioni letterarie. Preso atto dello ‘scarto’ rispetto all’antico, intendo andare oltre la ricerca di un campionario delle trasformazioni dei personaggi mitologici da parte del librettista e incominciare a riflettere sui significati delle ‘fonti classiche’ e delle loro metamorfosi nei libretti più celebri di Buti e sui diversi livelli di comprensione da parte degli ascoltatori alla corte di Luigi XIV.
Le fonti classiche per Orfeo e Ercole amante / D. Restani. - STAMPA. - (2009), pp. 457-470.
Le fonti classiche per Orfeo e Ercole amante
RESTANI, DONATELLA
2009
Abstract
All’inizio dell’Orfeo Endimione assiste agli auspici, con esito negativo, per il matrimonio della figlia. Secondo alcune tradizioni greche e latine, l’amante di Selene era padre di cinquanta figli, secondo altre, di tre maschi e una femmina. Per Pausania, uno storico e geografo di lingua greca del II o III secolo, la figlia si chiamava Eurikidas. Per Buti, la figlia di Endimione si chiama Euridice. Distrazione banale o scarto voluto? Il nuovo nome permette di saldare due celebri racconti mitologici che appartenevano a distinte tradizioni letterarie. Preso atto dello ‘scarto’ rispetto all’antico, intendo andare oltre la ricerca di un campionario delle trasformazioni dei personaggi mitologici da parte del librettista e incominciare a riflettere sui significati delle ‘fonti classiche’ e delle loro metamorfosi nei libretti più celebri di Buti e sui diversi livelli di comprensione da parte degli ascoltatori alla corte di Luigi XIV.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.