Il volume è dedicato a una modalità innovativa e contemporanea di intendere la ricerca archeologica, basata sull'impiego di metodologie di indagine non invasiva (geofisica e remote sensing) e funzionale a programmare, limitare o anche evitare lo scavo archeologico. L’originalità è dunque un tratto distintivo dell’opera, oltremodo rimarcata dalla struttura del lavoro e dalla presentazione e discussione di casi di studio che spesso, quando prodotti dall'autore, trovano qui una loro prima edizione e un'interpretazione critica. I cinque capitoli in cui è strutturato il volume prevedono una disamina approfondita della geofisica e delle principali soluzioni del telerilevamento applicate all’archeologia, a partire da un’introduzione ragionata sulle esigenze e sulle aspettative della ricerca archeologica, a cui fanno seguito una parabola storica delle maggiori esperienze (cap. 1), un approfondimento dell’approccio metodologico e pratico per la costruzione dell’indagine sul campo e per la definizione di best practices (cap. 2), una sintesi delle tecniche e degli strumenti più utilizzati (cap. 3), e un ampio spazio riservato all’interpretazione archeologica attraverso la presentazione di casi di studio selezionati, organizzati per tematiche principali (cap. 4). L’ultima riflessione è dedicata alla geofisica per l’archeologia del paesaggio e l’archeologia preventiva, e al ruolo dell’archeologo nei processi di governo del territorio (cap. 5), con il riferimento ad alcune importanti esperienze di gestione paesaggistica condivise in collaborazione con Soprintendenze ed enti territoriali. Tra gli aspetti più significativi, il lavoro insiste su un nuovo modo di concepire e di mettere in pratica l'archeologia, ponendo l'enfasi sulla programmazione consapevole delle ricerche grazie appunto all'utilizzo sistematico dei metodi del non scavo e ribadendo il ruolo della valutazione preventiva per la caratterizzazione del potenziale archeologico sepolto, con importanti vantaggi sia per la ricerca scientifica, sia per la tutela archeologica e per la pianificazione territoriale.

Federica Boschi (2020). Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive. Bologna : Bononia University Press.

Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive

Federica Boschi
2020

Abstract

Il volume è dedicato a una modalità innovativa e contemporanea di intendere la ricerca archeologica, basata sull'impiego di metodologie di indagine non invasiva (geofisica e remote sensing) e funzionale a programmare, limitare o anche evitare lo scavo archeologico. L’originalità è dunque un tratto distintivo dell’opera, oltremodo rimarcata dalla struttura del lavoro e dalla presentazione e discussione di casi di studio che spesso, quando prodotti dall'autore, trovano qui una loro prima edizione e un'interpretazione critica. I cinque capitoli in cui è strutturato il volume prevedono una disamina approfondita della geofisica e delle principali soluzioni del telerilevamento applicate all’archeologia, a partire da un’introduzione ragionata sulle esigenze e sulle aspettative della ricerca archeologica, a cui fanno seguito una parabola storica delle maggiori esperienze (cap. 1), un approfondimento dell’approccio metodologico e pratico per la costruzione dell’indagine sul campo e per la definizione di best practices (cap. 2), una sintesi delle tecniche e degli strumenti più utilizzati (cap. 3), e un ampio spazio riservato all’interpretazione archeologica attraverso la presentazione di casi di studio selezionati, organizzati per tematiche principali (cap. 4). L’ultima riflessione è dedicata alla geofisica per l’archeologia del paesaggio e l’archeologia preventiva, e al ruolo dell’archeologo nei processi di governo del territorio (cap. 5), con il riferimento ad alcune importanti esperienze di gestione paesaggistica condivise in collaborazione con Soprintendenze ed enti territoriali. Tra gli aspetti più significativi, il lavoro insiste su un nuovo modo di concepire e di mettere in pratica l'archeologia, ponendo l'enfasi sulla programmazione consapevole delle ricerche grazie appunto all'utilizzo sistematico dei metodi del non scavo e ribadendo il ruolo della valutazione preventiva per la caratterizzazione del potenziale archeologico sepolto, con importanti vantaggi sia per la ricerca scientifica, sia per la tutela archeologica e per la pianificazione territoriale.
2020
288
978-88-6923-589-4
Federica Boschi (2020). Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive. Bologna : Bononia University Press.
Federica Boschi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/778068
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