All'interno di un discorso aperto e dinamico sul tema del rapporto fra pregiudizio e potere, nel presente contributo ci si interroga sulla relazione fra la critica del pregiudizio (specie di quello ‘distruttivo’) e la sua “riabilitazione” e “rivalutazione” cognitiva, mostrando come sia plausibile sostenere che i termini gadameriani ora evocati possano essere intesi anche come “provocatori” e come in essi sia presente il monito a riconoscere, da parte di ogni interprete e di ogni interpretazione, la propria finitezza e la ‘gettatezza’ storica dei presupposti della propria comprensione. A partire da qui, ci si focalizza sul complesso rapporto fra tradizione, pregiudizio, illuminismo e critica nel pensiero di Gadamer, con conseguenze decisive soprattutto sulla sua riabilitazione della praxis e della sfera pre-riflessiva del sapere pratico della Lebenswelt.
stefano marino (2020). PregIudIzIo, tradIzIone, IllumInIsmo autocrItIco, Lebenswelt: consIderazIonI sull’ermeneutIca della fInItezza dI Gadamer. Milano-Udine : Mimesis.
PregIudIzIo, tradIzIone, IllumInIsmo autocrItIco, Lebenswelt: consIderazIonI sull’ermeneutIca della fInItezza dI Gadamer
stefano marino
2020
Abstract
All'interno di un discorso aperto e dinamico sul tema del rapporto fra pregiudizio e potere, nel presente contributo ci si interroga sulla relazione fra la critica del pregiudizio (specie di quello ‘distruttivo’) e la sua “riabilitazione” e “rivalutazione” cognitiva, mostrando come sia plausibile sostenere che i termini gadameriani ora evocati possano essere intesi anche come “provocatori” e come in essi sia presente il monito a riconoscere, da parte di ogni interprete e di ogni interpretazione, la propria finitezza e la ‘gettatezza’ storica dei presupposti della propria comprensione. A partire da qui, ci si focalizza sul complesso rapporto fra tradizione, pregiudizio, illuminismo e critica nel pensiero di Gadamer, con conseguenze decisive soprattutto sulla sua riabilitazione della praxis e della sfera pre-riflessiva del sapere pratico della Lebenswelt.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.