Uno dei principali obiettivi della ricerca sull’acquisizione di una seconda lingua sta nell’identificare l’influsso che la prima lingua (L1) degli apprendenti esercita sullo sviluppo della loro competenza in una seconda lingua (L2). Recenti studi sull’acquisizione dei processi morfosintattici che modificano la valenza del verbo hanno dimostrato che il livello di grammatica più influenzato dal transfer da L1 è quello di morfologia; vale a dire, se in L1 una modifica nel numero degli argomenti richiesti dal verbo va segnalata tramite un particolare elemento morfologico, in uno stadio iniziale gli apprendenti tenderanno a segnalarla morfologicamente anche in L2, se invece una tale modifica non è marcata in L1, per gli apprendenti non lo sarà neanche in L2. Si pone però la domanda se il transfer morfologico è sempre così diretto oppure viene condizionato anche da altri fattori. Questo studio esamina il ruolo svolto dalla morfologia di L1 nell’acquisizione di forme riflessive in italiano L2 da parte di apprendenti di madrelingua inglese e serba. I giudizi grammaticali degli apprendenti dimostrano che per le forme riflessive il transfer morfologico non è semplicemente un risultato della (non) marcatezza di una data forma in L1, ma dipende anche dal tipo di argomento verbale che viene eliminato (obbligatorio o facoltativo), come pure dalle proprietà generali di L1, in questo caso dalla presenza/assenza di mezzi morfologici che marchino le forme verbali.

L’influenza della morfologia di L1 nell’acquisizione di forme riflessive in italiano L2

Maja Miličević
2007

Abstract

Uno dei principali obiettivi della ricerca sull’acquisizione di una seconda lingua sta nell’identificare l’influsso che la prima lingua (L1) degli apprendenti esercita sullo sviluppo della loro competenza in una seconda lingua (L2). Recenti studi sull’acquisizione dei processi morfosintattici che modificano la valenza del verbo hanno dimostrato che il livello di grammatica più influenzato dal transfer da L1 è quello di morfologia; vale a dire, se in L1 una modifica nel numero degli argomenti richiesti dal verbo va segnalata tramite un particolare elemento morfologico, in uno stadio iniziale gli apprendenti tenderanno a segnalarla morfologicamente anche in L2, se invece una tale modifica non è marcata in L1, per gli apprendenti non lo sarà neanche in L2. Si pone però la domanda se il transfer morfologico è sempre così diretto oppure viene condizionato anche da altri fattori. Questo studio esamina il ruolo svolto dalla morfologia di L1 nell’acquisizione di forme riflessive in italiano L2 da parte di apprendenti di madrelingua inglese e serba. I giudizi grammaticali degli apprendenti dimostrano che per le forme riflessive il transfer morfologico non è semplicemente un risultato della (non) marcatezza di una data forma in L1, ma dipende anche dal tipo di argomento verbale che viene eliminato (obbligatorio o facoltativo), come pure dalle proprietà generali di L1, in questo caso dalla presenza/assenza di mezzi morfologici che marchino le forme verbali.
2007
Laboratorio di nuova ricerca. Investigating Gender, Translation and Culture in Italian Studies
295
310
Maja Miličević
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