Il testo analizza dapprima i successivi fondamenti storici dei diritti nella tradizione occidentale: dalla concezione religiosa (sec. XVI-XVII), al fondamento giusnaturalistico dei diritti dell’uomo (sec. XVII-XVIII), all’interpretazione giuspositivistica (sec. XIX), fino alla ripresa della tradizione giusnaturalistica nella Dichiarazione universale dei diritti umani e alla loro costituzionalizzazione nel diritto interno e nel diritto internazionale. Il testo sottolinea il carattere “occidentale” di questa storia dei diritti e ne evidenzia le criticità. Il confronto con il mondo musulmano viene sviluppato a partire dai lavori preparatori per la Dichiarazione universale del 1948 per essere poi approfondito attraverso l’analisi delle due successive prospettive che si sono affermate nei paesi musulmani: da una parte, l’interpretazione islamica dei diritti nella Dichiarazione Islamica universale dei diritti umani (1981) e nella Dichiarazione del Cairo sui Diritti Umani nell’Islam (1990) e, dall’altra, la concezione araba dei diritti umani nella Carta araba dei diritti umani (1994) e la sua successiva “modernizzazione” nella Carta araba del 2004. Il saggio mette in luce la distanza che separa la concezione occidentale dalla interpretazione “islamica” e la possibile convergenza con l’interpretazione delle Carte “arabe”. Infine il testo approfondisce alcuni contributi di autori occidentali e musulmani che pongono il multiculturalismo come “terza via” tra l’universalismo e il relativismo.
Gustavo Gozzi (2020). L'Islam e i diritti umani: un confronto con la tradizione occidentale. Roma : Viella.
L'Islam e i diritti umani: un confronto con la tradizione occidentale
Gustavo Gozzi
2020
Abstract
Il testo analizza dapprima i successivi fondamenti storici dei diritti nella tradizione occidentale: dalla concezione religiosa (sec. XVI-XVII), al fondamento giusnaturalistico dei diritti dell’uomo (sec. XVII-XVIII), all’interpretazione giuspositivistica (sec. XIX), fino alla ripresa della tradizione giusnaturalistica nella Dichiarazione universale dei diritti umani e alla loro costituzionalizzazione nel diritto interno e nel diritto internazionale. Il testo sottolinea il carattere “occidentale” di questa storia dei diritti e ne evidenzia le criticità. Il confronto con il mondo musulmano viene sviluppato a partire dai lavori preparatori per la Dichiarazione universale del 1948 per essere poi approfondito attraverso l’analisi delle due successive prospettive che si sono affermate nei paesi musulmani: da una parte, l’interpretazione islamica dei diritti nella Dichiarazione Islamica universale dei diritti umani (1981) e nella Dichiarazione del Cairo sui Diritti Umani nell’Islam (1990) e, dall’altra, la concezione araba dei diritti umani nella Carta araba dei diritti umani (1994) e la sua successiva “modernizzazione” nella Carta araba del 2004. Il saggio mette in luce la distanza che separa la concezione occidentale dalla interpretazione “islamica” e la possibile convergenza con l’interpretazione delle Carte “arabe”. Infine il testo approfondisce alcuni contributi di autori occidentali e musulmani che pongono il multiculturalismo come “terza via” tra l’universalismo e il relativismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.