La legge sulla “Buona Scuola” identifica l’ambito scolastico quale spazio privilegiato per combattere le discriminazioni e la violenza di genere, riconoscendo al tempo stesso l’importanza della formazione delle figure professionali che vi operano. I processi formativi ed educativi possono essere promotori di sguardi nuovi su strumenti, linguaggi, narrazioni e contesti come “chiavi” per promuovere un cambio di paradigma culturale in cui la lente del genere diventa una prospettiva trasversale alle discipline e agli ambiti del territorio, in un’ottica di alleanza educativa che sostiene le differenze come diritto e non come fonte di discriminazione. In questo momento storico – caratterizzato da aperture ma, al tempo stesso, da resistenze rispetto al dibattito sull’educazione al genere e alle pari opportunità – il testo si propone di offrire a chi lavora nella formazione (insegnanti, educatori/trici, operatori/trici) alcuni strumenti teorico-metodologici e una rassegna di proposte operative volte a “dare forma” a percorsi di educazione che smantellino modelli stereotipati di genere e che promuovano una consapevolezza critica e il rispetto delle diversità.
Francesca Crivellaro, Mariarosaria Nardone (2020). Educazione e questioni di genere. Percorsi formativi e pratiche educative tra scuola e territorio. Milano : Franco Angeli.
Educazione e questioni di genere. Percorsi formativi e pratiche educative tra scuola e territorio
Francesca Crivellaro
;Mariarosaria Nardone
2020
Abstract
La legge sulla “Buona Scuola” identifica l’ambito scolastico quale spazio privilegiato per combattere le discriminazioni e la violenza di genere, riconoscendo al tempo stesso l’importanza della formazione delle figure professionali che vi operano. I processi formativi ed educativi possono essere promotori di sguardi nuovi su strumenti, linguaggi, narrazioni e contesti come “chiavi” per promuovere un cambio di paradigma culturale in cui la lente del genere diventa una prospettiva trasversale alle discipline e agli ambiti del territorio, in un’ottica di alleanza educativa che sostiene le differenze come diritto e non come fonte di discriminazione. In questo momento storico – caratterizzato da aperture ma, al tempo stesso, da resistenze rispetto al dibattito sull’educazione al genere e alle pari opportunità – il testo si propone di offrire a chi lavora nella formazione (insegnanti, educatori/trici, operatori/trici) alcuni strumenti teorico-metodologici e una rassegna di proposte operative volte a “dare forma” a percorsi di educazione che smantellino modelli stereotipati di genere e che promuovano una consapevolezza critica e il rispetto delle diversità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.