La materia del biocapitale. Contraddizioni di una femminista al tempo del neoliberismo

Questo saggio si muove a zig zag tra i territori della riproduzione della specie, della forza lavoro e dei legami e delle risorse necessarie alla messa in circolazione di cura e affetti, cercando di rispondere alla domanda: quanto sono cambiati questi tre ambiti fondamentali delle nostre vite dall’irrompere delle nuove tecnologie a oggi? Una preliminare analisi dei cambiamenti occorsi in senso al neoliberismo permette di comprendere in che modo esso abbia capitalizzato riproduzione sociale e biologica, ricollocandole nella sfera della finanziarizzazione e della precarietà grazie all’ascesa del cyborgfare, definito come insieme di tecniche di micro-controllo, selezione e riproduzione dei corpi, che legano sempre più il lavoro alla biologia delle specie e permettono di trasformare il deficit di cura in un business, offrendo al contempo agli Stati la possibilità di far riprodurre la nazione su base fenotipica.