"Il problema, a mio avviso, sta nel fatto che l’uomo, nonostante questa accertata dispersione e, direi quasi, dissipazione dell’identità nella frammentazione dell’Io, ogni volta aspira tuttavia a una sorta di unità che vorrebbe tradurre anche figurativamente in un’immagine di sé sufficientemente univoca e rappresentativa: immagine, d’altra parte, che egli sembra effettivamente conservare dentro di sé e che però quando si manifesta visivamente, secondo la più universale esperienza, è sentita sempre come inadeguata, non riuscendo a corrispondere all’impressione (anche visiva) che il soggetto ha di sé. Sotto questo aspetto l’autoritratto coincide infatti con l’esigenza di rappresentare all’esterno l’immagine del proprio mondo interno come si immagina che dovrebbe essere vista dagli occhi degli altri."
Stefano Ferrari (2008). Unità e molteplicità dell'Io nella dinamica dell'autoritratto. MILANO : Edizioni RED.
Unità e molteplicità dell'Io nella dinamica dell'autoritratto
FERRARI, STEFANO
2008
Abstract
"Il problema, a mio avviso, sta nel fatto che l’uomo, nonostante questa accertata dispersione e, direi quasi, dissipazione dell’identità nella frammentazione dell’Io, ogni volta aspira tuttavia a una sorta di unità che vorrebbe tradurre anche figurativamente in un’immagine di sé sufficientemente univoca e rappresentativa: immagine, d’altra parte, che egli sembra effettivamente conservare dentro di sé e che però quando si manifesta visivamente, secondo la più universale esperienza, è sentita sempre come inadeguata, non riuscendo a corrispondere all’impressione (anche visiva) che il soggetto ha di sé. Sotto questo aspetto l’autoritratto coincide infatti con l’esigenza di rappresentare all’esterno l’immagine del proprio mondo interno come si immagina che dovrebbe essere vista dagli occhi degli altri."I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.