L’edizione di Suoni dal Mondo 2004 è stata dedicata alla memoria di Roberto Leydi, decano e fondatore, con Diego Carpitella, della moderna etnomusicologia italiana, professore ordinario di Etnomusicologia al DAMS di Bologna dalla sua fondazione. In occasione della rassegna è stato pubblicato un suo scritto inedito, a cura di Nico Staiti e Nicola Scaldaferri, con due CD allegati (Roberto Leydi, L’influenza turco-ottomana e zingara nella musica dei Balcani, a cura di Nico Staiti e Nicola Scaldaferri, Udine, Nota, 1994), il cui argomento è strettamente legato al tema principale di quest’edizione del festival, che verteva, appunto, sulle tradizioni musicali balcaniche. Il libro e i CD avevano pure, nelle intenzioni del direttore artistico, una funzione legata alla didattica: con essi si è inteso proporre agli studenti un approfondimento scientifico sulle musiche ascoltate nei concerti. Nei concerti del 2004 si sono proposti all’ascolto, assieme ad alcune orchestre tradizionali professionali già note al pubblico dell’Europa occidentale, pure dei repertori di grande interesse, ma inediti e del tutto sconosciuti al di fuori del proprio tradizionale bacino d’utenza. Ha concluso questa edizione del festival un concerto tenuto da due grandi interpreti della tradizione strumentale sarda: si è intesi introdurre così uno dei temi principali dell’edizione 2005, che verterà soprattutto sulle tradizioni italiane.

Suoni dal mondo. Festival internazionale di musica etnica

STAITI, DOMENICO
2004

Abstract

L’edizione di Suoni dal Mondo 2004 è stata dedicata alla memoria di Roberto Leydi, decano e fondatore, con Diego Carpitella, della moderna etnomusicologia italiana, professore ordinario di Etnomusicologia al DAMS di Bologna dalla sua fondazione. In occasione della rassegna è stato pubblicato un suo scritto inedito, a cura di Nico Staiti e Nicola Scaldaferri, con due CD allegati (Roberto Leydi, L’influenza turco-ottomana e zingara nella musica dei Balcani, a cura di Nico Staiti e Nicola Scaldaferri, Udine, Nota, 1994), il cui argomento è strettamente legato al tema principale di quest’edizione del festival, che verteva, appunto, sulle tradizioni musicali balcaniche. Il libro e i CD avevano pure, nelle intenzioni del direttore artistico, una funzione legata alla didattica: con essi si è inteso proporre agli studenti un approfondimento scientifico sulle musiche ascoltate nei concerti. Nei concerti del 2004 si sono proposti all’ascolto, assieme ad alcune orchestre tradizionali professionali già note al pubblico dell’Europa occidentale, pure dei repertori di grande interesse, ma inediti e del tutto sconosciuti al di fuori del proprio tradizionale bacino d’utenza. Ha concluso questa edizione del festival un concerto tenuto da due grandi interpreti della tradizione strumentale sarda: si è intesi introdurre così uno dei temi principali dell’edizione 2005, che verterà soprattutto sulle tradizioni italiane.
2004
N. Staiti
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