presentano il lavoro fondativo, nel contesto francese, di Marcel Griaule; il capitolo, intitolato «La scel- ta del collaboratore indigeno richiede un’attenzione particolare». L’in- chiesta etnografica di Marcel Griaule (cap. ), ricostruisce l’atmosfera culturale e politica in cui l’etnologia francese emerge – un po’ dopo rispetto a quella britannica – e da cui derivano le prime spedizioni etnografiche dirette da Marcel Griaule. L’antropologia in Francia si afferma secondo linee molto diverse da quelle britanniche, probabil- mente anche per via delle diverse modalità di esercitare il potere co- loniale proprie delle due nazioni (Mercier, 2006; Colajanni, 202). Il capitolo discute la specificità di un’etnografia nascente che oscilla tra la tendenza documentaria – registrare fatti sociali e culturali destinati a scomparire rapidamente per l’influenza della cultura occidentale – e l’attitudine dell’etnografo al dialogo, all’ascolto degli interlocutori sul campo, che sembra per certi aspetti anticipare la sensibilità della futura antropologia dialogica. Prende forma, dentro questa molteplicità polifonica di sollecita- zioni, per certi aspetti contraddittorie, il problema della scelta e dell’u- so del “collaboratore indigeno”, a cui Griaule dedica una serie di lucide, per l’epoca innovative, lezioni alla Sorbona, con chiare indicazioni di metodo; ma prende forma soprattutto un tema – quello del rapporto tra l’antropologo e i suoi cosiddetti informatori – che accompagnerà per tutto il secolo la pratica etnografica, alimentando dibattiti scienti- fici e riflessività.

La scelta del collaboratore indigeno. L’inchiesta etnografica di Marcel Griaule

Matera V
2020

Abstract

presentano il lavoro fondativo, nel contesto francese, di Marcel Griaule; il capitolo, intitolato «La scel- ta del collaboratore indigeno richiede un’attenzione particolare». L’in- chiesta etnografica di Marcel Griaule (cap. ), ricostruisce l’atmosfera culturale e politica in cui l’etnologia francese emerge – un po’ dopo rispetto a quella britannica – e da cui derivano le prime spedizioni etnografiche dirette da Marcel Griaule. L’antropologia in Francia si afferma secondo linee molto diverse da quelle britanniche, probabil- mente anche per via delle diverse modalità di esercitare il potere co- loniale proprie delle due nazioni (Mercier, 2006; Colajanni, 202). Il capitolo discute la specificità di un’etnografia nascente che oscilla tra la tendenza documentaria – registrare fatti sociali e culturali destinati a scomparire rapidamente per l’influenza della cultura occidentale – e l’attitudine dell’etnografo al dialogo, all’ascolto degli interlocutori sul campo, che sembra per certi aspetti anticipare la sensibilità della futura antropologia dialogica. Prende forma, dentro questa molteplicità polifonica di sollecita- zioni, per certi aspetti contraddittorie, il problema della scelta e dell’u- so del “collaboratore indigeno”, a cui Griaule dedica una serie di lucide, per l’epoca innovative, lezioni alla Sorbona, con chiare indicazioni di metodo; ma prende forma soprattutto un tema – quello del rapporto tra l’antropologo e i suoi cosiddetti informatori – che accompagnerà per tutto il secolo la pratica etnografica, alimentando dibattiti scienti- fici e riflessività.
2020
Storia dell'etnografia. Autori, teorie, pratiche
111
129
Matera V
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/767336
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact