Un (anti)modernista 'sui generis': D.H. Lawrence

Il capitolo affronta questo grande e controverso scrittore focalizzandosi sul tema responsabile della sua altalenante fortuna critica - la sua concezione del sesso - da un lato inserendolo nel contesto biografico e filosofico-morale tardovittoriano e dall'altro misurandolo con i recenti approcci critici di Foucault e delle femministe francesi, Cixous e Irigaray. La vastità e la varietà dell'esperienza intellettuale ed estetica di DHL s'innesta sulla sua originario e persistente fede nella "school of William Morris": tutto lo sforzo espressivo dello scrittore (come romanziere, poeta, saggista), il suo ricorso alle tecniche del modernismo, vanno nel senso di dar voce al mito - il mito del corpo, del sesso come unico mezzo di ritorno panico alla natura, in armonia con il cosmo. Il suo "romanzo" più caratteristico e significativo diventerà proprio quello più controverso, "Lady Chatterley's Lover", una specie di 'romance' poetico della sessualità femminile che colloca DHL nel filone antomodernista che va dalla Radcliffe a Lawrence Durrell.