Muovendo dall'importante contributo offerto dal pensiero femminista sul tema, il saggio mira a (ri)portare la questione/condizione della vulnerabilità al centro del pensiero politico occidentale evidenziando come essa sia stata oggetto, in particolare a partire dalla modernità, di un peculiare e contraddittorio processo di rimozione. A tal fine, vengono, in prima istanza, ricostruiti i diversi contenuti e significati che la vulnerabilità ha assunto non solo in quanto concetto astratto e universale, ma anche in quanto condizione "incarnata", concreta e particolare. In seconda istanza, il saggio analizza come è stato storicamente concettualizzato il rapporto tra vulnerabilità e sicurezza, ovvero il rapporto con il concetto che, a partire dalla modernità, ha rappresentato (almeno all’apparenza) l’antidoto, la cura della vulnerabilità, al fine di mostrare i limiti e i rischi, in primo luogo per la libertà degli individui, che derivano dal continuare a tentare di immunizzarsi contro la ferita, dal continuare a pensare la sicurezza contro, e non con, la vulnerabilità.
Furia, A. (2020). La libertà dopo la liberazione? Per un’analisi critica del rapporto tra vulnerabilità e sicurezza. Roma : Carocci.
La libertà dopo la liberazione? Per un’analisi critica del rapporto tra vulnerabilità e sicurezza
Annalisa Furia
2020
Abstract
Muovendo dall'importante contributo offerto dal pensiero femminista sul tema, il saggio mira a (ri)portare la questione/condizione della vulnerabilità al centro del pensiero politico occidentale evidenziando come essa sia stata oggetto, in particolare a partire dalla modernità, di un peculiare e contraddittorio processo di rimozione. A tal fine, vengono, in prima istanza, ricostruiti i diversi contenuti e significati che la vulnerabilità ha assunto non solo in quanto concetto astratto e universale, ma anche in quanto condizione "incarnata", concreta e particolare. In seconda istanza, il saggio analizza come è stato storicamente concettualizzato il rapporto tra vulnerabilità e sicurezza, ovvero il rapporto con il concetto che, a partire dalla modernità, ha rappresentato (almeno all’apparenza) l’antidoto, la cura della vulnerabilità, al fine di mostrare i limiti e i rischi, in primo luogo per la libertà degli individui, che derivano dal continuare a tentare di immunizzarsi contro la ferita, dal continuare a pensare la sicurezza contro, e non con, la vulnerabilità.File | Dimensione | Formato | |
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