Ormai da tempo la vulnerabilità si trova al centro di un vivace dibattito che interessa numerose discipline nella sfera delle scienze umane e sociali e si sviluppa, in profondità e in estensione, a partire da definizioni diverse, molteplici significati e svariati ambiti di applicazione. Inserendosi nel quadro del dibattito scientifico in materia, il volume indaga le potenzialità della vulnerabilità come metodo a partire da una serie di quesiti: che cosa significa riposizionare la vulnerabilità al centro del pensiero politico, giuridico e bioetico occidentale? Quali ricadute ne derivano in termini teorico-concettuali, ad esempio in relazione ai concetti di sicurezza e di autonomia? Quali sono le ricadute in termini di pratiche di presa in carico dei soggetti vulnerabili, in particolare in ambito migratorio e nelle relazioni di cura? Attraverso una ricerca interdisciplinare, articolata in una parte teorico-dottrinale e in una empirica, il volume prende in esame i concetti, le norme e le pratiche interessate dal potenziale trasformativo della vulnerabilità, nonché i rischi e i limiti connessi all’impiego di tale prospettiva, con lo scopo di favorire lo sviluppo di percorsi di ricerca tesi a definire il portato della vulnerabilità come metodo, tanto in senso critico e decostruttivo, quanto in senso normativo e propositivo.
Annalisa Furia, Silvia Zullo (2020). La vulnerabilità come metodo. Percorsi di ricerca tra pensiero politico, diritto ed etica. Roma : Carocci.
La vulnerabilità come metodo. Percorsi di ricerca tra pensiero politico, diritto ed etica
Annalisa Furia
;Silvia Zullo
2020
Abstract
Ormai da tempo la vulnerabilità si trova al centro di un vivace dibattito che interessa numerose discipline nella sfera delle scienze umane e sociali e si sviluppa, in profondità e in estensione, a partire da definizioni diverse, molteplici significati e svariati ambiti di applicazione. Inserendosi nel quadro del dibattito scientifico in materia, il volume indaga le potenzialità della vulnerabilità come metodo a partire da una serie di quesiti: che cosa significa riposizionare la vulnerabilità al centro del pensiero politico, giuridico e bioetico occidentale? Quali ricadute ne derivano in termini teorico-concettuali, ad esempio in relazione ai concetti di sicurezza e di autonomia? Quali sono le ricadute in termini di pratiche di presa in carico dei soggetti vulnerabili, in particolare in ambito migratorio e nelle relazioni di cura? Attraverso una ricerca interdisciplinare, articolata in una parte teorico-dottrinale e in una empirica, il volume prende in esame i concetti, le norme e le pratiche interessate dal potenziale trasformativo della vulnerabilità, nonché i rischi e i limiti connessi all’impiego di tale prospettiva, con lo scopo di favorire lo sviluppo di percorsi di ricerca tesi a definire il portato della vulnerabilità come metodo, tanto in senso critico e decostruttivo, quanto in senso normativo e propositivo.File | Dimensione | Formato | |
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