All'esperienza estetica dei grandi magazzini corrisponde immediatamente un apparato diagnostico con il quale la psichiatria ottocentesca trasferisce l'azione e il feticismo delle merci nelle fibre dei singoli individui, procedendo a un'imponente regolazione dei contenuti di genere e di classe. L'analisi comparata delle rappresentazioni che di queste circostanze forniscono Zola, i medici, la stampa dell'epoca e - di lì a poco - il cinema, consente di attribuire alla "ladra dei grandi magazzini" una funzione paradigmatica e strutturale.
Zola e la ladra: i grandi magazzini
Pierpaolo Ascari
2020
Abstract
All'esperienza estetica dei grandi magazzini corrisponde immediatamente un apparato diagnostico con il quale la psichiatria ottocentesca trasferisce l'azione e il feticismo delle merci nelle fibre dei singoli individui, procedendo a un'imponente regolazione dei contenuti di genere e di classe. L'analisi comparata delle rappresentazioni che di queste circostanze forniscono Zola, i medici, la stampa dell'epoca e - di lì a poco - il cinema, consente di attribuire alla "ladra dei grandi magazzini" una funzione paradigmatica e strutturale.File in questo prodotto:
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