Oggi ci muoviamo quotidianamente in ambienti sottoposti con sempre maggiore intensità a processi di design. Si tratta di ambienti densi e complessi che tuttavia veicolano esperienze fortemente gratificanti per l’individuo. La tesi di questo volume è che tali contenuti possano essere considerati specificamente estetici a patto di superare alcuni equivoci che affliggono concezioni tradizionali di design, quotidianità ed esperienza e che quasi inevitabilmente conducono a una demonizzazione dell’artificialità di quelle stesse dinamiche estetiche che oggi appaiono connaturate all’essere umano. A tal fine il volume discute recenti teorie del design alla luce sia delle prospettive nate in seno alla cosiddetta Everyday Aesthetics (di cui viene ricostruito criticamente il programma teorico complessivo), sia di impianti filosofici maggiormente consolidati, tra pragmatismo e fenomenologia. Adottando un approccio di tipo relazionale e anti-essenzialista, viene svolta quindi un’analisi di spazi estetici quotidiani in cui l’intreccio di fattori estetici, economici e progettuali si è reso sempre più inestricabile. Dagli spazi estetici privati e pubblici, passando per quelli istituzionalizzati e virtuali-globali, si giunge a esaminare gli spazi estetici commerciali, esempio eccellente di quello stesso intreccio che sta favorendo l’affermarsi di un vero e proprio Experience Design.
Gioia Laura Iannilli (2019). L'estetico e il quotidiano. Design, Everyday Aesthetics, esperienza. Milano-Udine : Mimesis.
L'estetico e il quotidiano. Design, Everyday Aesthetics, esperienza
Gioia Laura Iannilli
2019
Abstract
Oggi ci muoviamo quotidianamente in ambienti sottoposti con sempre maggiore intensità a processi di design. Si tratta di ambienti densi e complessi che tuttavia veicolano esperienze fortemente gratificanti per l’individuo. La tesi di questo volume è che tali contenuti possano essere considerati specificamente estetici a patto di superare alcuni equivoci che affliggono concezioni tradizionali di design, quotidianità ed esperienza e che quasi inevitabilmente conducono a una demonizzazione dell’artificialità di quelle stesse dinamiche estetiche che oggi appaiono connaturate all’essere umano. A tal fine il volume discute recenti teorie del design alla luce sia delle prospettive nate in seno alla cosiddetta Everyday Aesthetics (di cui viene ricostruito criticamente il programma teorico complessivo), sia di impianti filosofici maggiormente consolidati, tra pragmatismo e fenomenologia. Adottando un approccio di tipo relazionale e anti-essenzialista, viene svolta quindi un’analisi di spazi estetici quotidiani in cui l’intreccio di fattori estetici, economici e progettuali si è reso sempre più inestricabile. Dagli spazi estetici privati e pubblici, passando per quelli istituzionalizzati e virtuali-globali, si giunge a esaminare gli spazi estetici commerciali, esempio eccellente di quello stesso intreccio che sta favorendo l’affermarsi di un vero e proprio Experience Design.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.