Spesso il museo è stato concepito dai protagonisti dell’architettura del XX secolo come un dispositivo percettivo, educativo e creativo capace di trasformare gli strumenti della visione e della comunicazione. Tale dispositivo viene spesso spiegato e rappresentato attraverso narrazioni e messe in scena di tipo cinematografico che descrivono le sensazioni provocate sul visitatore dalla configurazione del museo stesso, dal suo percorso, e dalla interazione dei suoi spazi con il pubblico. Partendo da queste premesse, il saggio analizza le invenzioni di Le Corbusier di una forma di museo il cui dispositivo è prima di tutto concepito come una vera e propria sceneggiatura, nella quale il pubblico è l’attore di vari episodi articolati in successioni di scene acustico visive rese possibili anche dai nuovi sistemi elettronici, meccanici o robotici.
Rosellini Anna (2020). Promenade de la connaissance nei musei di Le Corbusier. Bologna : Bononia University Press.
Promenade de la connaissance nei musei di Le Corbusier
Rosellini Anna
2020
Abstract
Spesso il museo è stato concepito dai protagonisti dell’architettura del XX secolo come un dispositivo percettivo, educativo e creativo capace di trasformare gli strumenti della visione e della comunicazione. Tale dispositivo viene spesso spiegato e rappresentato attraverso narrazioni e messe in scena di tipo cinematografico che descrivono le sensazioni provocate sul visitatore dalla configurazione del museo stesso, dal suo percorso, e dalla interazione dei suoi spazi con il pubblico. Partendo da queste premesse, il saggio analizza le invenzioni di Le Corbusier di una forma di museo il cui dispositivo è prima di tutto concepito come una vera e propria sceneggiatura, nella quale il pubblico è l’attore di vari episodi articolati in successioni di scene acustico visive rese possibili anche dai nuovi sistemi elettronici, meccanici o robotici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.