Lo scopo del presente progetto di ricerca è quello di continuare a far convergere l'expertise e le risorse umane di diversi gruppi di ricercatori italiani che da tempo studiano i processi sottesi alla manifestazione della discriminazione e del pregiudizio intergruppi. La collaborazione tra questi diversi gruppi di ricerca permetterà di prendere in considerazione in modo integrato alcuni fattori che agiscono come moderatori del pregiudizio intergruppi. In linea con il programma di ricerca precedente, i fattori considerati saranno di natura socio-cognitiva, affettiva e comportamentale. Fattori socio-cognitivi Nello specifico verrà considerato il ruolo della co-salienza dell'identità umana e di categorizzazioni sociali incrociate nel moderare forme aggravate di discriminazione, come la deumanizzazione. Verrà inoltre considerato se fattori strutturali, quali lo status dei gruppi sociali e fattori socio-psicologici, come la minacciosità dell’outgroup, possano aggravare la discriminazione intergruppi fino alla forma aggravata rappresentata dalla deumanizzazione. In altre parole, si considereranno le condizioni in cui la consapevolezza della comune appartenenza al genere umano attenua la discriminazione e la deumanizzazione e se tale fenomeno varia in funzione dello status sociale dei gruppi diversi dal proprio, della loro minacciosità e familiarità. Sullo stesso versante socio-cognitivo si considererà il ruolo dell’identità sociale complessa delle persone nel mostrare atteggiamenti più o meno pregiudizievoli verso gli israeliani/ebrei. Fattori affettivi Si esaminerà, inoltre, il ruolo dell’ambivalenza cognitiva ed affettiva nel moderare i comportamenti discriminatori nei confronti di gruppi differenti dai propri Particolare attenzione verrà posta al ruolo della protezione normativa dal pregiudizio di cui godono taluni gruppi nel costituire un ulteriore fattore di moderazione della discriminazione comportamentale. Verrà inoltre considerato il ruolo dell’empatia, ossia la capacità di condividere esperienze ed emozioni degli altri, come fattore importante per il riconoscimento dell’umanità dei diversi da sé e come strumento per la riduzione della differenziazione tra gruppi. Fattori comportamentali Verrà analizzata l'efficacia delle diverse strategie di assunzione di prospettiva nel promuovere cambiamenti di atteggiamento e nel migliorare le relazioni intergruppi. In specifico, si adotteranno metodologie sperimentali di assunzione di prospettiva attraverso giochi di ruolo contro-attitudinali, al fine di ridurre la tendenza a favorire l’ingroup interpretando le condizioni, le aspettative, gli svantaggi che spesso caratterizzano i membri degli outgroup minoritari. Se da un lato l'intento fondamentale che muove la collaborazione tra i diversi gruppi di ricerca è di natura conoscitiva, dall'altro il progetto ha come scopo quello di riflettere sulle evidenze che emergeranno per costituire un Centro Interuniversitario per lo Studio e la Riduzione del Pregiudizio Sociale. Il Centro svilupperà percorsi formativi sulla gestione del pregiudizio e pianificherà interventi di riduzione di questo fenomeno per promuovere la coesione sociale nel rispetto delle differenze tra gruppi. Verranno inoltre elaborate indicazioni operative utili per orientare le politiche di integrazione sociale tra i gruppi maggioritari e minoritari che popolano l'Europa contemporanea.

Fattori di moderazione del pregiudizio sociale / Palmonari A.. - (2007).

Fattori di moderazione del pregiudizio sociale.

PALMONARI, AUGUSTO
2007

Abstract

Lo scopo del presente progetto di ricerca è quello di continuare a far convergere l'expertise e le risorse umane di diversi gruppi di ricercatori italiani che da tempo studiano i processi sottesi alla manifestazione della discriminazione e del pregiudizio intergruppi. La collaborazione tra questi diversi gruppi di ricerca permetterà di prendere in considerazione in modo integrato alcuni fattori che agiscono come moderatori del pregiudizio intergruppi. In linea con il programma di ricerca precedente, i fattori considerati saranno di natura socio-cognitiva, affettiva e comportamentale. Fattori socio-cognitivi Nello specifico verrà considerato il ruolo della co-salienza dell'identità umana e di categorizzazioni sociali incrociate nel moderare forme aggravate di discriminazione, come la deumanizzazione. Verrà inoltre considerato se fattori strutturali, quali lo status dei gruppi sociali e fattori socio-psicologici, come la minacciosità dell’outgroup, possano aggravare la discriminazione intergruppi fino alla forma aggravata rappresentata dalla deumanizzazione. In altre parole, si considereranno le condizioni in cui la consapevolezza della comune appartenenza al genere umano attenua la discriminazione e la deumanizzazione e se tale fenomeno varia in funzione dello status sociale dei gruppi diversi dal proprio, della loro minacciosità e familiarità. Sullo stesso versante socio-cognitivo si considererà il ruolo dell’identità sociale complessa delle persone nel mostrare atteggiamenti più o meno pregiudizievoli verso gli israeliani/ebrei. Fattori affettivi Si esaminerà, inoltre, il ruolo dell’ambivalenza cognitiva ed affettiva nel moderare i comportamenti discriminatori nei confronti di gruppi differenti dai propri Particolare attenzione verrà posta al ruolo della protezione normativa dal pregiudizio di cui godono taluni gruppi nel costituire un ulteriore fattore di moderazione della discriminazione comportamentale. Verrà inoltre considerato il ruolo dell’empatia, ossia la capacità di condividere esperienze ed emozioni degli altri, come fattore importante per il riconoscimento dell’umanità dei diversi da sé e come strumento per la riduzione della differenziazione tra gruppi. Fattori comportamentali Verrà analizzata l'efficacia delle diverse strategie di assunzione di prospettiva nel promuovere cambiamenti di atteggiamento e nel migliorare le relazioni intergruppi. In specifico, si adotteranno metodologie sperimentali di assunzione di prospettiva attraverso giochi di ruolo contro-attitudinali, al fine di ridurre la tendenza a favorire l’ingroup interpretando le condizioni, le aspettative, gli svantaggi che spesso caratterizzano i membri degli outgroup minoritari. Se da un lato l'intento fondamentale che muove la collaborazione tra i diversi gruppi di ricerca è di natura conoscitiva, dall'altro il progetto ha come scopo quello di riflettere sulle evidenze che emergeranno per costituire un Centro Interuniversitario per lo Studio e la Riduzione del Pregiudizio Sociale. Il Centro svilupperà percorsi formativi sulla gestione del pregiudizio e pianificherà interventi di riduzione di questo fenomeno per promuovere la coesione sociale nel rispetto delle differenze tra gruppi. Verranno inoltre elaborate indicazioni operative utili per orientare le politiche di integrazione sociale tra i gruppi maggioritari e minoritari che popolano l'Europa contemporanea.
2007
Fattori di moderazione del pregiudizio sociale / Palmonari A.. - (2007).
Palmonari A.
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