Il contributo si sofferma sulla complessa e non scontata relazione fra sociologia, Europa ed Unione Europea. La progressiva istituzionalizzazione ed estensione dell’Unione Europea costituisce senza dubbio uno dei fattori più rilevanti di innovazione sia della scena europea per ciò che riguarda i rapporti fra gli stati ad essa via via aderenti e gli altri stati del continente, sia per la più ampia sfera delle relazioni internazionali. Ciò è del resto testimoniato dall’attenzione incrementale dedicata allo svilupparsi e al modificarsi dell’Unione entro diversi ambiti disciplinari, in primis di tipo giuridico, economico, politologico, che hanno portato alla nascita di specifici filoni di studio e confronto imperniati sull’esistenza dell’Unione Europea. Nonostante la presenza di diverse indagini comparate di livello europeo (ad esempio sui giovani, sui modelli familiari, sulle politiche per la non autosufficienza, sui consumi, ecc.), non si può affermare che la stessa attenzione e propensione si registri da parte della sociologia, tanto in Italia quanto in altri Paesi . L’assenza di una ‘sociologia dell’Unione Europea’, tuttavia, si combina con una prospettiva di analisi sociologica che, si potrebbe dire sia per ‘statuto disciplinare’ sia per ‘natura’ del proprio oggetto di indagine (la società nei suoi elementi strutturali e soggettivi, stabili e mutevoli, formali e informali) è contemporaneamente più ampia e più ristretta di quella coincidente con lo spazio politico-amministrativo e socio-economico dell’Unione. Nella seconda parte il contributo esemplifica la prospettiva di analisi sociologica osservando le trasformazioni dei sistemi di welfare nell'articolato rapporto fra ambito istituzionale ed ambito socio-economico-culturale europeo, nonché fra livello comunitario, livello nazionale e livello regionale.
A. Martelli (2008). La sociologia, l’Europa e l’Unione Europea: quale relazione? Una esemplificazione sulle traiettorie del welfare. BOLOGNA : Clueb.
La sociologia, l’Europa e l’Unione Europea: quale relazione? Una esemplificazione sulle traiettorie del welfare
MARTELLI, ALESSANDRO
2008
Abstract
Il contributo si sofferma sulla complessa e non scontata relazione fra sociologia, Europa ed Unione Europea. La progressiva istituzionalizzazione ed estensione dell’Unione Europea costituisce senza dubbio uno dei fattori più rilevanti di innovazione sia della scena europea per ciò che riguarda i rapporti fra gli stati ad essa via via aderenti e gli altri stati del continente, sia per la più ampia sfera delle relazioni internazionali. Ciò è del resto testimoniato dall’attenzione incrementale dedicata allo svilupparsi e al modificarsi dell’Unione entro diversi ambiti disciplinari, in primis di tipo giuridico, economico, politologico, che hanno portato alla nascita di specifici filoni di studio e confronto imperniati sull’esistenza dell’Unione Europea. Nonostante la presenza di diverse indagini comparate di livello europeo (ad esempio sui giovani, sui modelli familiari, sulle politiche per la non autosufficienza, sui consumi, ecc.), non si può affermare che la stessa attenzione e propensione si registri da parte della sociologia, tanto in Italia quanto in altri Paesi . L’assenza di una ‘sociologia dell’Unione Europea’, tuttavia, si combina con una prospettiva di analisi sociologica che, si potrebbe dire sia per ‘statuto disciplinare’ sia per ‘natura’ del proprio oggetto di indagine (la società nei suoi elementi strutturali e soggettivi, stabili e mutevoli, formali e informali) è contemporaneamente più ampia e più ristretta di quella coincidente con lo spazio politico-amministrativo e socio-economico dell’Unione. Nella seconda parte il contributo esemplifica la prospettiva di analisi sociologica osservando le trasformazioni dei sistemi di welfare nell'articolato rapporto fra ambito istituzionale ed ambito socio-economico-culturale europeo, nonché fra livello comunitario, livello nazionale e livello regionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.