La dimensione sonora nelle opere di Nam June Paik e Bill Viola Il volume affronta l’opera dei due esponenti più importanti della videoarte dalle sue origini, entrambi cresciuti a stretto contatto con ambienti dell’avanguardia musicale: Nam June Paik e Bill Viola. Approfondisce le relazioni instaurate dai due artisti con la musica, con i musicisti e con l’ambiente musicale attraverso uno studio di ricostruzione storico-estetica. Inoltre, indaga la dimensione sonora delle loro opere, su molteplici piani: da una parte affronta un’analisi strutturale delle opere dei due artisti, dall’altra mira a ricostruire le strategie e le tecniche compositive da loro messe in atto, anche attraverso uno studio delle fonti e dei materiali di avant-texte oggi reperibili, con una ricerca condotta in numerosi centri di ricerca europei (Kunsthalle di Brema, archivio privato di Wulf Herzogenrath, archivio Sohm di Stoccarda, INA di Parigi) e statunitensi (Getty Research Institut, archivio privato di Bill Viola, archivi Moorman e Cage presso la Northwestern University, archivio del MoMA di New York). Il volume è suddiviso nei seguenti capitoli: il primo capitolo, introduttivo, da una parte discute la questione dei generi e delle forme d’arte coinvolte, la loro definizione e la loro problematicità, e dall’altra stila un primo catalogo delle opere dei due artisti. Il secondo capitolo è dedicato allo studio e all’analisi delle performance e delle installazioni, sonore e in genere multimediali, mentre il terzo affronta le opere audiovisive. L’ultimo capitolo opera un confronto serrato che coinvolge molteplici piani tra le poetiche dei due artisti, basato sulle analisi in precedenza svolte. Una particolare attenzione è riservata alle strategie e alle tecniche adoperate per il coinvolgimento del fruitore: in seguito al lavoro, nel contempo storico e analitico, si enuclea un contrasto tra i due artisti e tra la relazione opera-fruitore inscritta nelle loro opere. Contrasto che coinvolge molteplici dimensioni, dalla relazione tra suono e immagine, alla concezione del suono e della musica, dalla tipologia di tecnologia e dal modo di adoperarla, alla relazione tra spazio e fruitore, alla costruzione della dimensione temporale, alla concezione del nesso mediale, alla dimensione sociale dell’opera e al modo in cui questa costruisce la conoscenza del fruitore e ne determina il rapporto col mondo. Tale opposizione differenzia non soltanto due artisti, bensì due generazioni, il loro rapporto con l’arte e con il suono; un confronto, dunque, che enuclea due paradigmi nelle modalità di creazione dell’esperienza, l’una interattiva e l’altra immersiva, che hanno ampi riflessi su tutti i dettagli macro e micro compositivi delle opere.

La dimensione sonora nelle opere di Nam June Paik e Bill Viola

ALBERT G
2019

Abstract

La dimensione sonora nelle opere di Nam June Paik e Bill Viola Il volume affronta l’opera dei due esponenti più importanti della videoarte dalle sue origini, entrambi cresciuti a stretto contatto con ambienti dell’avanguardia musicale: Nam June Paik e Bill Viola. Approfondisce le relazioni instaurate dai due artisti con la musica, con i musicisti e con l’ambiente musicale attraverso uno studio di ricostruzione storico-estetica. Inoltre, indaga la dimensione sonora delle loro opere, su molteplici piani: da una parte affronta un’analisi strutturale delle opere dei due artisti, dall’altra mira a ricostruire le strategie e le tecniche compositive da loro messe in atto, anche attraverso uno studio delle fonti e dei materiali di avant-texte oggi reperibili, con una ricerca condotta in numerosi centri di ricerca europei (Kunsthalle di Brema, archivio privato di Wulf Herzogenrath, archivio Sohm di Stoccarda, INA di Parigi) e statunitensi (Getty Research Institut, archivio privato di Bill Viola, archivi Moorman e Cage presso la Northwestern University, archivio del MoMA di New York). Il volume è suddiviso nei seguenti capitoli: il primo capitolo, introduttivo, da una parte discute la questione dei generi e delle forme d’arte coinvolte, la loro definizione e la loro problematicità, e dall’altra stila un primo catalogo delle opere dei due artisti. Il secondo capitolo è dedicato allo studio e all’analisi delle performance e delle installazioni, sonore e in genere multimediali, mentre il terzo affronta le opere audiovisive. L’ultimo capitolo opera un confronto serrato che coinvolge molteplici piani tra le poetiche dei due artisti, basato sulle analisi in precedenza svolte. Una particolare attenzione è riservata alle strategie e alle tecniche adoperate per il coinvolgimento del fruitore: in seguito al lavoro, nel contempo storico e analitico, si enuclea un contrasto tra i due artisti e tra la relazione opera-fruitore inscritta nelle loro opere. Contrasto che coinvolge molteplici dimensioni, dalla relazione tra suono e immagine, alla concezione del suono e della musica, dalla tipologia di tecnologia e dal modo di adoperarla, alla relazione tra spazio e fruitore, alla costruzione della dimensione temporale, alla concezione del nesso mediale, alla dimensione sociale dell’opera e al modo in cui questa costruisce la conoscenza del fruitore e ne determina il rapporto col mondo. Tale opposizione differenzia non soltanto due artisti, bensì due generazioni, il loro rapporto con l’arte e con il suono; un confronto, dunque, che enuclea due paradigmi nelle modalità di creazione dell’esperienza, l’una interattiva e l’altra immersiva, che hanno ampi riflessi su tutti i dettagli macro e micro compositivi delle opere.
2019
361
9781085784771
ALBERT G
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