Nel quadro complessivo delle indagini sulla mobilità delle persone nel mondo romano, l'articolo prende in esame un'iscrizione sepolcrale proveniente da Locri (CIL X, 18), oggi perduta, relativa ad un centurione originario di Mutina. Dopo aver ricostruito le vicende del testo, visto per l'ultima volta verso la metà del XIX secolo, se ne propone una datazione probabile agli ultimi decenni del I sec. a.C. Sulla base dell'identificazione dell'unità in cui servì il militare, la legio XXX Classica, si propone come ipotesi più convicente (anche se certamente non l'unica ipotesi che si può avanzare) per spiegare la presenza nella regione del Bruzio del centurione la sua partecipazione alla campagna combattuta da Ottaviano contro Sesto Pompeo nel 36 a.C., campagna in cui la Calabria fu base logistica degli eserciti ottavianei, e il suo successivo insediamento come veterano a Locri (non distante da quella Reggio in cui la deduzione di ex militari dopo la conclusione delle operazioni contro Sesto Pompeo è esplicitamente attestata). L'ipotesi qui si presentata inviata a considerare con attenzione la possibilità che la Calabria in età triumvirale sia stata interessata da fenomeni di ripopolamento da parte di militari, in particolare originari dell'Italia settentrionale.
Alessandro Cristofori, Carla Salvaterra (2019). Da Mutina a Locri: presenze di militari allogeni nella Calabria di età romana. Milano : Jouvence.
Da Mutina a Locri: presenze di militari allogeni nella Calabria di età romana
Alessandro Cristofori
;Carla Salvaterra
2019
Abstract
Nel quadro complessivo delle indagini sulla mobilità delle persone nel mondo romano, l'articolo prende in esame un'iscrizione sepolcrale proveniente da Locri (CIL X, 18), oggi perduta, relativa ad un centurione originario di Mutina. Dopo aver ricostruito le vicende del testo, visto per l'ultima volta verso la metà del XIX secolo, se ne propone una datazione probabile agli ultimi decenni del I sec. a.C. Sulla base dell'identificazione dell'unità in cui servì il militare, la legio XXX Classica, si propone come ipotesi più convicente (anche se certamente non l'unica ipotesi che si può avanzare) per spiegare la presenza nella regione del Bruzio del centurione la sua partecipazione alla campagna combattuta da Ottaviano contro Sesto Pompeo nel 36 a.C., campagna in cui la Calabria fu base logistica degli eserciti ottavianei, e il suo successivo insediamento come veterano a Locri (non distante da quella Reggio in cui la deduzione di ex militari dopo la conclusione delle operazioni contro Sesto Pompeo è esplicitamente attestata). L'ipotesi qui si presentata inviata a considerare con attenzione la possibilità che la Calabria in età triumvirale sia stata interessata da fenomeni di ripopolamento da parte di militari, in particolare originari dell'Italia settentrionale.File | Dimensione | Formato | |
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