Il soggetto e la storia sono i due assi lungo i quali materialismo storico e «storia dell’essere» elaborano le loro rispettive filosofie. Se per Marx il soggetto è in rapporto dinamico (dialettico) con la storia, per Heidegger quest’ultima appare, metafisicamente, come lo spazio “vuoto”, disabitato dagli dei e abbandonato dall’essere, nel quale una soggettività distruttiva esercita la sua azione. Ne derivano due idee molto diverse sulla modernizzazione e i suoi esiti: problematica e contraddittoria (cioè segnata dalla compresenza di libertà e sfruttamento) per Marx; epoca del potere incondizionato della tecnica (ultima manifestazione storica del dominio della soggettività) per Heidegger. Se, ancora di recente, parte della storiografia specialistica ha sostenuto la tesi di una prossimità tra Marx e Heidegger, questo libro mostra invece la sostanziale divergenza tra i due pensatori. Il primo auspica l’approfondimento della crisi capitalistica in direzione della risoluzione delle contraddizioni della vicenda storica: il compimento della soggettività è, per Marx, la definitiva umanizzazione della storia. Per Heidegger si tratta, al contrario, di attendere un «evento» che riabiliti, contro la dittatura della dialettica, il peso delle differenze: il gergo dell’essere non parla il linguaggio dell’unità, ma quello della gerarchia e di un nuovo radicamento anti-universalistico

Il tempo della contraddizione. Storia, lavoro e soggettività in Marx e in Heidegger

Imbriano, Gennaro
2019

Abstract

Il soggetto e la storia sono i due assi lungo i quali materialismo storico e «storia dell’essere» elaborano le loro rispettive filosofie. Se per Marx il soggetto è in rapporto dinamico (dialettico) con la storia, per Heidegger quest’ultima appare, metafisicamente, come lo spazio “vuoto”, disabitato dagli dei e abbandonato dall’essere, nel quale una soggettività distruttiva esercita la sua azione. Ne derivano due idee molto diverse sulla modernizzazione e i suoi esiti: problematica e contraddittoria (cioè segnata dalla compresenza di libertà e sfruttamento) per Marx; epoca del potere incondizionato della tecnica (ultima manifestazione storica del dominio della soggettività) per Heidegger. Se, ancora di recente, parte della storiografia specialistica ha sostenuto la tesi di una prossimità tra Marx e Heidegger, questo libro mostra invece la sostanziale divergenza tra i due pensatori. Il primo auspica l’approfondimento della crisi capitalistica in direzione della risoluzione delle contraddizioni della vicenda storica: il compimento della soggettività è, per Marx, la definitiva umanizzazione della storia. Per Heidegger si tratta, al contrario, di attendere un «evento» che riabiliti, contro la dittatura della dialettica, il peso delle differenze: il gergo dell’essere non parla il linguaggio dell’unità, ma quello della gerarchia e di un nuovo radicamento anti-universalistico
2019
219
978-88-7000-813-5
Imbriano, Gennaro
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/743631
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact