«dianoia» parla di filosofia fin dal suo titolo, e lo fa con un approccio programmatico capace di coniugare la centralità metodologica e sostantiva della filosofia stessa con idee e modi di altre discipline a confine, molteplici e diverse, in un dialogo aperto alle nuove istanze di una cultura in trasformazione. Dalla storia della filosofia alla storia delle idee e della cultura, dall’ermeneutica dell’interpretazione alla semantica dei sistemi d’immagini, dalle scienze umane e dalle scienze cognitive alla storia dell’arte, della scienza e delle tecniche, dalle teorie politiche alle teorie della politica, dalla riflessione sul mondo della vita alla bioetica e all’etica della responsabilità: fin dalla sua fondazione, «dianoia» ha inteso consegnare ai lettori i segni e i significati di un discorso filosofico che non è mai sistema di nozioni, ma è piuttosto attività intellettuale di analisi critica ed esercizio misurato di sobria e ordinata concettualizzazione. Del resto, questa è la vocazione e la storia di «dianoia», da quando Antonio Santucci l’aveva fondata nel 1996 e l’aveva diretta come rivista di una filosofia del limite che rivendica la libertà del sapere contro ogni interpretazione dogmatica e vigila sugli spostamenti delle idee e sulle determinazioni delle scelte di una ragione modesta e problematica, ma consapevole della sua natura e del suo ruolo di interrogazione lucida e regolata di significati. Oggi «dianoia» rinnova con decisione tale programma, favorendo e sollecitando sconfinamenti di discorso capaci di investire nuove questioni e nuovi motivi, e difendendo comunque dalle sue pagine quell’idea di un sapere filosofico onesto e ragionevole con cui era stata concepita. È la stessa filosofia a reclamarlo in un orizzonte culturale composito e variegato che sempre più si viene allargando e articolando. «dianoia» lo assume come impegno intellettuale, confidando nella collaborazione degli autori che vorranno contribuire ad arricchirla e nel sostegno dei lettori che vorranno sceglierla per la loro biblioteca.
Imbriano, G. (2022). dianoia.
dianoia
Imbriano, Gennaro
2022
Abstract
«dianoia» parla di filosofia fin dal suo titolo, e lo fa con un approccio programmatico capace di coniugare la centralità metodologica e sostantiva della filosofia stessa con idee e modi di altre discipline a confine, molteplici e diverse, in un dialogo aperto alle nuove istanze di una cultura in trasformazione. Dalla storia della filosofia alla storia delle idee e della cultura, dall’ermeneutica dell’interpretazione alla semantica dei sistemi d’immagini, dalle scienze umane e dalle scienze cognitive alla storia dell’arte, della scienza e delle tecniche, dalle teorie politiche alle teorie della politica, dalla riflessione sul mondo della vita alla bioetica e all’etica della responsabilità: fin dalla sua fondazione, «dianoia» ha inteso consegnare ai lettori i segni e i significati di un discorso filosofico che non è mai sistema di nozioni, ma è piuttosto attività intellettuale di analisi critica ed esercizio misurato di sobria e ordinata concettualizzazione. Del resto, questa è la vocazione e la storia di «dianoia», da quando Antonio Santucci l’aveva fondata nel 1996 e l’aveva diretta come rivista di una filosofia del limite che rivendica la libertà del sapere contro ogni interpretazione dogmatica e vigila sugli spostamenti delle idee e sulle determinazioni delle scelte di una ragione modesta e problematica, ma consapevole della sua natura e del suo ruolo di interrogazione lucida e regolata di significati. Oggi «dianoia» rinnova con decisione tale programma, favorendo e sollecitando sconfinamenti di discorso capaci di investire nuove questioni e nuovi motivi, e difendendo comunque dalle sue pagine quell’idea di un sapere filosofico onesto e ragionevole con cui era stata concepita. È la stessa filosofia a reclamarlo in un orizzonte culturale composito e variegato che sempre più si viene allargando e articolando. «dianoia» lo assume come impegno intellettuale, confidando nella collaborazione degli autori che vorranno contribuire ad arricchirla e nel sostegno dei lettori che vorranno sceglierla per la loro biblioteca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.