Il concerto è un susseguirsi continuo di frammenti di poesie arabe (classiche e moderne), musiche per voce e pianoforte di Albéniz, Falla, Schubert, Rossini, Ravel e Liszt Ispirato all’incontro di culture e idiomi di diversa provenienza. Il programma musicale inizia con celebri brani di Isaac Albéniz e Manuel de Falla seguiti da una lettura recitata di due poesie moderne: "I violini piangono del palestinese M. Darwīsh e Doña Maria del siriano N. Qabbāni. Altre due frammenti di due poetici classici: "O Layla" di Maginun Layla e "Sicilia mia" di Ibn Ḥamdīs seguono i brani di Schubert intitolati Suleika, che intonano liriche di Marianne von Willemer tratte dal Divano occidentale-orientale di Goethe, ispirato all’opera del poeta e mistico persiano Hāfez. Dopo un “bolero” di Gioachino Rossini, che sopra una strofetta del Metastasio arieggia il folklore spagnolo, il concerto offre il ciclo delle Cinq Mélodies populaires grecques di Maurice Ravel e altre due poesie arabe moderne: "Le fontane di Ğaykūr" del iracheno al-Sayyāb e "Un canto per Bāb Tuma del siriano M. Al-Māghūt. La serata si conclude nel segno dell’esorbitante, immaginifico virtuosismo pianistico del magiaro Franz Liszt, la seconda delle sue Légendes d’ispirazione agiografica, intitolata a san Francesco di Paola che cammina sulle onde. Il concerto, presentato e a cura di Guseppina La Face e Ahmad Addous) ebbe luogo a Bologna il 12 febbraio 2019 presso l'Aula absidale di S. Lucia.
AHMAD ADDOUS, GIUSEPPINA LA FACE (2019). PER MARI E PER CONTRADE SOPRA L’ALI DEL VENTO.
PER MARI E PER CONTRADE SOPRA L’ALI DEL VENTO
AHMAD ADDOUS;GIUSEPPINA LA FACE
2019
Abstract
Il concerto è un susseguirsi continuo di frammenti di poesie arabe (classiche e moderne), musiche per voce e pianoforte di Albéniz, Falla, Schubert, Rossini, Ravel e Liszt Ispirato all’incontro di culture e idiomi di diversa provenienza. Il programma musicale inizia con celebri brani di Isaac Albéniz e Manuel de Falla seguiti da una lettura recitata di due poesie moderne: "I violini piangono del palestinese M. Darwīsh e Doña Maria del siriano N. Qabbāni. Altre due frammenti di due poetici classici: "O Layla" di Maginun Layla e "Sicilia mia" di Ibn Ḥamdīs seguono i brani di Schubert intitolati Suleika, che intonano liriche di Marianne von Willemer tratte dal Divano occidentale-orientale di Goethe, ispirato all’opera del poeta e mistico persiano Hāfez. Dopo un “bolero” di Gioachino Rossini, che sopra una strofetta del Metastasio arieggia il folklore spagnolo, il concerto offre il ciclo delle Cinq Mélodies populaires grecques di Maurice Ravel e altre due poesie arabe moderne: "Le fontane di Ğaykūr" del iracheno al-Sayyāb e "Un canto per Bāb Tuma del siriano M. Al-Māghūt. La serata si conclude nel segno dell’esorbitante, immaginifico virtuosismo pianistico del magiaro Franz Liszt, la seconda delle sue Légendes d’ispirazione agiografica, intitolata a san Francesco di Paola che cammina sulle onde. Il concerto, presentato e a cura di Guseppina La Face e Ahmad Addous) ebbe luogo a Bologna il 12 febbraio 2019 presso l'Aula absidale di S. Lucia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.