Per la comprensione del linguaggio edilizio, la conoscenza della tradizione e dei modi del costruire costituisce una premessa fondamentale per orientare i criteri di scelta delle soluzioni tecniche e costruttive. La restituzione di un quadro conoscitivo dei processi formativi nelle loro fasi di sviluppo storico consente, infatti, di individuare le invarianti tipologiche, i caratteri di permanenza e la continuità d’uso del patrimonio edilizio storico e delle corrispondenti strutture abitative che caratterizzano una determinata area culturale. Risulta evidente, pertanto, la necessità di definire regole e criteri progettuali impostati su un’attenta lettura critica degli organismi insediativi esistenti, al fine di evitare continui errori nell’inserimento dei nuovi interventi edilizi per quanto concerne soprattutto la “pertinenza di fase” con il costruito storico. In tale quadro di valutazione dei processi insediativi, la conoscenza della storia è fondamentale per assicurare un’evoluzione delle strutture abitative, in modo compatibile con i vincoli, le risorse e le culture tecniche che caratterizzano determinati contesti costruiti. Struttura e storia convergono quindi nella ricostruzione dei processi tipologici, coinvolgendo le diverse scale, da quella architettonico-costruttiva alle scale degli organismi edilizi, urbani e territoriali. La conoscenza del luogo investe, così, i vari livelli scalari, caratterizzando la lettura e l’interpretazione delle strutture insediative, in relazione sia ai modi del costruire, sia ai condizionamenti dell’ambiente fisico e naturale sulla formazione del linguaggio edilizio.

Tradizione e rinnovamento nella cultura del costruire

DELL'ACQUA, ADOLFO CESARE
2008

Abstract

Per la comprensione del linguaggio edilizio, la conoscenza della tradizione e dei modi del costruire costituisce una premessa fondamentale per orientare i criteri di scelta delle soluzioni tecniche e costruttive. La restituzione di un quadro conoscitivo dei processi formativi nelle loro fasi di sviluppo storico consente, infatti, di individuare le invarianti tipologiche, i caratteri di permanenza e la continuità d’uso del patrimonio edilizio storico e delle corrispondenti strutture abitative che caratterizzano una determinata area culturale. Risulta evidente, pertanto, la necessità di definire regole e criteri progettuali impostati su un’attenta lettura critica degli organismi insediativi esistenti, al fine di evitare continui errori nell’inserimento dei nuovi interventi edilizi per quanto concerne soprattutto la “pertinenza di fase” con il costruito storico. In tale quadro di valutazione dei processi insediativi, la conoscenza della storia è fondamentale per assicurare un’evoluzione delle strutture abitative, in modo compatibile con i vincoli, le risorse e le culture tecniche che caratterizzano determinati contesti costruiti. Struttura e storia convergono quindi nella ricostruzione dei processi tipologici, coinvolgendo le diverse scale, da quella architettonico-costruttiva alle scale degli organismi edilizi, urbani e territoriali. La conoscenza del luogo investe, così, i vari livelli scalari, caratterizzando la lettura e l’interpretazione delle strutture insediative, in relazione sia ai modi del costruire, sia ai condizionamenti dell’ambiente fisico e naturale sulla formazione del linguaggio edilizio.
2008
Linguaggio edilizio e sapere costruttivo - Culture tecniche fra continuità ed evoluzione
17
21
A. C. Dell'Acqua
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