Di Giovanni Antonio Romanello, rimatore padovano del XV secolo, si conserva oggi un gruppo di venticinque sonetti, la cui tradizione è rappresentata da nove testimonianze principali, sette manoscritte e due a stampa. A partire dallo spoglio dei testimoni e dal lavoro di collazione che ne è conseguito, il volume costituisce la prima edizione critica di questo ‘canzoniere’. Il testo è corredato da un commento esegetico che interpreta l’opera collocandola nel panorama lirico del secolo ‘senza poesia’.
Francesca Florimbii (2019). Giovanni Antonio Romanello, Amorosi versi (Rhythmi vulgares), Edizione critica e commento a cura di Francesca Florimbii. Roma : Edizioni di Storia e Letteratura.
Giovanni Antonio Romanello, Amorosi versi (Rhythmi vulgares), Edizione critica e commento a cura di Francesca Florimbii
Francesca Florimbii
2019
Abstract
Di Giovanni Antonio Romanello, rimatore padovano del XV secolo, si conserva oggi un gruppo di venticinque sonetti, la cui tradizione è rappresentata da nove testimonianze principali, sette manoscritte e due a stampa. A partire dallo spoglio dei testimoni e dal lavoro di collazione che ne è conseguito, il volume costituisce la prima edizione critica di questo ‘canzoniere’. Il testo è corredato da un commento esegetico che interpreta l’opera collocandola nel panorama lirico del secolo ‘senza poesia’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.