I self-contained regimes sono ordinamenti internazionali particolari che prevedono regole in materia di attuazione della responsabilità speciali e più restrittive delle corrispondenti norme di diritto internazionale generale. Nella definizione rientra, ad esempio, il diritto di un’organizzazione internazionale che limiti o escluda l’autotutela, incidendo quindi, anzitutto, sulla facoltà degli Stati di ricorrere a contromisure. Generalmente si ritiene che non appena i rimedi offerti da un ordinamento internazionale particolare siano stati esperiti senza successo, la lex generalis, per ipotesi portatrice di maggiori garanzie, torni ad applicarsi. Il concetto di regime failure è quindi strettamente correlato alla nozione di « ricaduta » sul diritto internazionale generale, intesa come ripiego necessario qualora i vincoli imposti dalla lex specialis si rivelino d’ostacolo alla reintegrazione dell’ordine giuridico violato. Eppure non è chiaro quale sia il fondamento giuridico di questa peculiare dialettica tra regole speciali e generali. La lex specialis tace quasi sempre sulla questione del diritto applicabile in caso di regime failure. Questo silenzio allude alla possibilità di un pieno recupero della contromisura, emblema della giustizia privata, oppure ad una cesura più profonda tra self-contained regimes e ordinamento generale? Questo libro affronta il problema in una nuova prospettiva.
"Regime failure" nel diritto internazionale / Gradoni L.. - STAMPA. - (2009).
"Regime failure" nel diritto internazionale
GRADONI, LORENZO
2009
Abstract
I self-contained regimes sono ordinamenti internazionali particolari che prevedono regole in materia di attuazione della responsabilità speciali e più restrittive delle corrispondenti norme di diritto internazionale generale. Nella definizione rientra, ad esempio, il diritto di un’organizzazione internazionale che limiti o escluda l’autotutela, incidendo quindi, anzitutto, sulla facoltà degli Stati di ricorrere a contromisure. Generalmente si ritiene che non appena i rimedi offerti da un ordinamento internazionale particolare siano stati esperiti senza successo, la lex generalis, per ipotesi portatrice di maggiori garanzie, torni ad applicarsi. Il concetto di regime failure è quindi strettamente correlato alla nozione di « ricaduta » sul diritto internazionale generale, intesa come ripiego necessario qualora i vincoli imposti dalla lex specialis si rivelino d’ostacolo alla reintegrazione dell’ordine giuridico violato. Eppure non è chiaro quale sia il fondamento giuridico di questa peculiare dialettica tra regole speciali e generali. La lex specialis tace quasi sempre sulla questione del diritto applicabile in caso di regime failure. Questo silenzio allude alla possibilità di un pieno recupero della contromisura, emblema della giustizia privata, oppure ad una cesura più profonda tra self-contained regimes e ordinamento generale? Questo libro affronta il problema in una nuova prospettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.