La mostra in oggetto ha avuto tra i suoi promotori il Dipartimento di Discipline storiche dell'Università di Bologna, la Biblioteca Universitaria di Bologna, lo Studio Filosofico Domenicano e il Centro San Domenico di Bologna. Ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, ed è stata inserita tra le iniziative della VI settimana della Cultura. E' stata ospitata nell'Aula Magna della Biblioteca Universitaria, dove è stata inaugurata il 27 maggio 2004, restando aperta fino al 26 giugno successivo. Ha avuto carattere prevalentemente bibliografico, esponendo un centinaio circa di manoscritti e libri a stampa attraverso i quali si seguivano diversi filoni: a) il percorso intellettuale del domenicano bolognese Leandro Alberti dalle opere devozionali alle Historie di Bologna alla storia editoriale della Descrittione di tutta Italia, opera capitale per la costruzione, in Italia e soprattutto i Europa, dell'immagine moderna dell'Italia come realtà coesa e unita dal punto di vista geografico e culturale; b) la tradizione cronachistica bolognese, individuata attraverso una serie di codici manoscritti che fanno da sfondo e da antefatto alle Historie di Bologna composte dall'Alberti alla metà del Cinquecento; c) la situazione culturale nella Bologna della prima metà del Cinquecento, dalle opere del Pomponazzi a quelle di Achille Bocchi, per documentare il contesto in cui l'Alberti si inserì e diede il proprio rilevante contributo d) la tradizione della descrizione geografica del paese-Italia in età umanistica, dall'Italia illustrata del forlivese Biondo Flavio alle opere del Giovio, Bracelli, Giustiniani ecc. fino appunto all'opera dell'Alberti e) la tradizione dei libri di città come contributo peculiare alla comprensione di un fenomeno rilevante per la civiltà italiana ome quello urbano; f) la tradizione cartografica, tanto manoscritta che a stampa, attraverso una serie di opere di grande formato e impatto che documentano il progressivo raffinameto delle procedure di controllo dello spazio
Donattini M. (2004). Un domenicano da Bologna all'Italia. Leandro Alberti tra storia e geografia.
Un domenicano da Bologna all'Italia. Leandro Alberti tra storia e geografia
DONATTINI, MASSIMO
2004
Abstract
La mostra in oggetto ha avuto tra i suoi promotori il Dipartimento di Discipline storiche dell'Università di Bologna, la Biblioteca Universitaria di Bologna, lo Studio Filosofico Domenicano e il Centro San Domenico di Bologna. Ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, ed è stata inserita tra le iniziative della VI settimana della Cultura. E' stata ospitata nell'Aula Magna della Biblioteca Universitaria, dove è stata inaugurata il 27 maggio 2004, restando aperta fino al 26 giugno successivo. Ha avuto carattere prevalentemente bibliografico, esponendo un centinaio circa di manoscritti e libri a stampa attraverso i quali si seguivano diversi filoni: a) il percorso intellettuale del domenicano bolognese Leandro Alberti dalle opere devozionali alle Historie di Bologna alla storia editoriale della Descrittione di tutta Italia, opera capitale per la costruzione, in Italia e soprattutto i Europa, dell'immagine moderna dell'Italia come realtà coesa e unita dal punto di vista geografico e culturale; b) la tradizione cronachistica bolognese, individuata attraverso una serie di codici manoscritti che fanno da sfondo e da antefatto alle Historie di Bologna composte dall'Alberti alla metà del Cinquecento; c) la situazione culturale nella Bologna della prima metà del Cinquecento, dalle opere del Pomponazzi a quelle di Achille Bocchi, per documentare il contesto in cui l'Alberti si inserì e diede il proprio rilevante contributo d) la tradizione della descrizione geografica del paese-Italia in età umanistica, dall'Italia illustrata del forlivese Biondo Flavio alle opere del Giovio, Bracelli, Giustiniani ecc. fino appunto all'opera dell'Alberti e) la tradizione dei libri di città come contributo peculiare alla comprensione di un fenomeno rilevante per la civiltà italiana ome quello urbano; f) la tradizione cartografica, tanto manoscritta che a stampa, attraverso una serie di opere di grande formato e impatto che documentano il progressivo raffinameto delle procedure di controllo dello spazioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.