Il saggio analizza il rapporto tra denaro e costruzione famigliare prendendo come modello la storia della famiglia Pizzardi di Bologna, che attraverso la gestione di nuovi terreni e l’acquisto di palazzi cittadini, nonché di un titolo nobiliare, andò costituendo uno dei principali patrimoni della città in un arco di tempo che si sviluppa dalla fine del XVII secolo fino allo scoppio della I Guerra Mondiale. Arricchitisi con la vendita dei beni nazionali i Pizzardi fecero della costruzione di un ricco patrimonio la basa per l’ascensione economica, ma anche politica e sociale. Dall’acquisto di terreni agli investimenti nelle prime forme di sviluppo industriale (minerario e industria meccanica) i Pizzardi andarono a costituire uno dei patrimoni più consistenti della città bolognese, che permise loro di compiere una rapida ascesa sociale. Attraverso lo studio delle carte dell’archivio della famiglia, recentemente reso disponibile, si cercherà di evidenziare come il denaro consentì ai Pizzardi di accedere ai ranghi superiori della società cittadina, di partecipare alla “storia nazionale” (diversi membri della famiglia parteciparono alla lotta per l’indipendenza italiana) e di venire ricordati come i principali “benefattori” della città. Alla morte dell’ultimo erede della famiglia l’intero patrimonio fu devoluto all’amministrazione degli Ospedali: un caso interessante di un percorso alla fine del quale la storia della famiglia termina all’alba del XX secolo, mentre il denaro rimane fonte di profitto a beneficio della comunità.
Elena Musiani (2019). The Pizzardi fortune: social ascent from land to city. Québec : Presses de l’Université Laval.
The Pizzardi fortune: social ascent from land to city
Elena Musiani
2019
Abstract
Il saggio analizza il rapporto tra denaro e costruzione famigliare prendendo come modello la storia della famiglia Pizzardi di Bologna, che attraverso la gestione di nuovi terreni e l’acquisto di palazzi cittadini, nonché di un titolo nobiliare, andò costituendo uno dei principali patrimoni della città in un arco di tempo che si sviluppa dalla fine del XVII secolo fino allo scoppio della I Guerra Mondiale. Arricchitisi con la vendita dei beni nazionali i Pizzardi fecero della costruzione di un ricco patrimonio la basa per l’ascensione economica, ma anche politica e sociale. Dall’acquisto di terreni agli investimenti nelle prime forme di sviluppo industriale (minerario e industria meccanica) i Pizzardi andarono a costituire uno dei patrimoni più consistenti della città bolognese, che permise loro di compiere una rapida ascesa sociale. Attraverso lo studio delle carte dell’archivio della famiglia, recentemente reso disponibile, si cercherà di evidenziare come il denaro consentì ai Pizzardi di accedere ai ranghi superiori della società cittadina, di partecipare alla “storia nazionale” (diversi membri della famiglia parteciparono alla lotta per l’indipendenza italiana) e di venire ricordati come i principali “benefattori” della città. Alla morte dell’ultimo erede della famiglia l’intero patrimonio fu devoluto all’amministrazione degli Ospedali: un caso interessante di un percorso alla fine del quale la storia della famiglia termina all’alba del XX secolo, mentre il denaro rimane fonte di profitto a beneficio della comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.