La lettura effettuata in specifici contesti territoriali pone in luce le fasi di sviluppo dei processi tipologici secondo diversi gradi di organicità, che ne contrassegnano la successione degli stadi formativi. I caratteri di permanenza e gli elementi di trasformazione degli organismi insediativi alle diverse scale possono quindi evidenziarsi nella ricostruzione tipologica, attraverso le progressive mutazioni degli oggetti costruiti, lette secondo determinati “livelli di tipicità”. L’organismo edilizio architettonico viene così interpretato come tramite fra il processo formativo precedente e le successive modificazioni, in rapporto alle variazioni del quadro di componenti ambientali e dell’insieme di esigenze che vi corrispondono. Questa variabilità contestuale è alla base di una connotazione essenzialmente dinamica del processo tipologico, in quanto caratterizzata dalla continua adattabilità degli organismi edilizi all’ambiente d’inserimento. La valutazione di questa adattabilità porta a definire la rispondenza delle nuove strutture edilizie alle fasi costitutive degli organismi insediativi in un determinato contesto; tale pertinenza di fase, sia a livello di lettura che di progetto, è collegata al concetto di rendimento, che concerne il rapporto dialettico di azione/reazione tra nuovo oggetto edilizio luogo di inserimento ambientale. Il processo ricostruttivo nella lettura non va inteso in modo deterministico ma in un quadro dinamico di variabilità delle componenti tipologiche; in tal senso, il riferimento ad un approccio fenomenologico nella lettura trova motivazione nella mutevole complessità della realtà ambientale.
A. Dell'Acqua (2008). Percorso critico e operativo per la valutazione del rendimento ambientale nel contesto costruito. FIRENZE : Alinea editrice srl.
Percorso critico e operativo per la valutazione del rendimento ambientale nel contesto costruito
DELL'ACQUA, ADOLFO CESARE
2008
Abstract
La lettura effettuata in specifici contesti territoriali pone in luce le fasi di sviluppo dei processi tipologici secondo diversi gradi di organicità, che ne contrassegnano la successione degli stadi formativi. I caratteri di permanenza e gli elementi di trasformazione degli organismi insediativi alle diverse scale possono quindi evidenziarsi nella ricostruzione tipologica, attraverso le progressive mutazioni degli oggetti costruiti, lette secondo determinati “livelli di tipicità”. L’organismo edilizio architettonico viene così interpretato come tramite fra il processo formativo precedente e le successive modificazioni, in rapporto alle variazioni del quadro di componenti ambientali e dell’insieme di esigenze che vi corrispondono. Questa variabilità contestuale è alla base di una connotazione essenzialmente dinamica del processo tipologico, in quanto caratterizzata dalla continua adattabilità degli organismi edilizi all’ambiente d’inserimento. La valutazione di questa adattabilità porta a definire la rispondenza delle nuove strutture edilizie alle fasi costitutive degli organismi insediativi in un determinato contesto; tale pertinenza di fase, sia a livello di lettura che di progetto, è collegata al concetto di rendimento, che concerne il rapporto dialettico di azione/reazione tra nuovo oggetto edilizio luogo di inserimento ambientale. Il processo ricostruttivo nella lettura non va inteso in modo deterministico ma in un quadro dinamico di variabilità delle componenti tipologiche; in tal senso, il riferimento ad un approccio fenomenologico nella lettura trova motivazione nella mutevole complessità della realtà ambientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.