La diffusa convinzione, pur nella totale assenza delle fonti, che il rito incineratorio venisse adottato in Etruria meridionale già nel corso del Bronzo recente, si basava sostanzialmente sulle evidenze del Latium vetus, la necropoli di Cavallo Morto ad Anzio e delle Marche, il piccolo gruppo di tombe recentemente rinvenuto in località Ajole di Sotto di Esanatoglia (Macerata). Ma se l’intensa attività di trasformazione antropica cui è stata soggetta la nostra regione negli ultimi 20 anni ha portato al rinvenimento di diversi nuovi contesti databili al Bronzo recente, l’assenza di documentazione funeraria ha continuato a caratterizzare il periodo, quantomeno testimoniando il fatto che la deposizione delle ceneri con corredo in luoghi formalizzati non era certo consuetudine diffusa come in altre regioni italiane. Si presentano qui i risultati delle analisi archeologiche e bioarcheologiche.
Flavia Trucco, Claudio Cavazzuti, Vincenzo d'Ercole (2014). L’introduzione del rito incineratorio in Etruria meridionale: la necropoli dell’età del Bronzo Recente di Lucus Feroniae. Roma : Gangemi.
L’introduzione del rito incineratorio in Etruria meridionale: la necropoli dell’età del Bronzo Recente di Lucus Feroniae
Claudio Cavazzuti
;
2014
Abstract
La diffusa convinzione, pur nella totale assenza delle fonti, che il rito incineratorio venisse adottato in Etruria meridionale già nel corso del Bronzo recente, si basava sostanzialmente sulle evidenze del Latium vetus, la necropoli di Cavallo Morto ad Anzio e delle Marche, il piccolo gruppo di tombe recentemente rinvenuto in località Ajole di Sotto di Esanatoglia (Macerata). Ma se l’intensa attività di trasformazione antropica cui è stata soggetta la nostra regione negli ultimi 20 anni ha portato al rinvenimento di diversi nuovi contesti databili al Bronzo recente, l’assenza di documentazione funeraria ha continuato a caratterizzare il periodo, quantomeno testimoniando il fatto che la deposizione delle ceneri con corredo in luoghi formalizzati non era certo consuetudine diffusa come in altre regioni italiane. Si presentano qui i risultati delle analisi archeologiche e bioarcheologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.