Nell’ambito delle Terramare le attestazioni di strutture destinate alla fusione e lavorazione dei metalli sono poco frequenti, anche a causa del loro limitato potenziale di conservazione. Il loro riconoscimento in fase di scavo può pertanto risultare difficoltoso. Attraverso attività di archeologia sperimentale, osservazioni empiriche e analisi chimico-fisiche su campioni prodotti sperimentalmente si è verificata la permanenza di alcuni elementi metallici sui rivestimenti delle strutture, tali da consentirne effettivamente l’identificazione anche in assenza di tracce macroscopiche.
Cavazzuti, C., Pellegrini, L., Scacchetti, F. (2018). Tracce di fosse di fusione dalle Terramare: ci siamo persi qualcosa?. Firenze : Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria.
Tracce di fosse di fusione dalle Terramare: ci siamo persi qualcosa?
Claudio Cavazzuti
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2018
Abstract
Nell’ambito delle Terramare le attestazioni di strutture destinate alla fusione e lavorazione dei metalli sono poco frequenti, anche a causa del loro limitato potenziale di conservazione. Il loro riconoscimento in fase di scavo può pertanto risultare difficoltoso. Attraverso attività di archeologia sperimentale, osservazioni empiriche e analisi chimico-fisiche su campioni prodotti sperimentalmente si è verificata la permanenza di alcuni elementi metallici sui rivestimenti delle strutture, tali da consentirne effettivamente l’identificazione anche in assenza di tracce macroscopiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.