La tumba (fattoria fortificata) di Castelleale, ubicata a pochi chilometri dal castello di San Clemente, viene menzionata per la prima volta nei documenti di archivio alla fine del XIV secolo. Di proprietà malatestiana, poi veneta ed infine della S.Sede, la fattoria presentava un impianto planimetrico a pianta quadrangolare ed era articolata attorno ad una piccola corte chiusa. A questa si accedeva, da NO, attraverso un arco gotico affiancata da una postierla sormontata da un arco trilobato di elegante fattura e da un’altra porta, sempre a sesto acuto, aperta ad E e murata da tempo. Dagli atti notarili risultava che la fattoria, circondata da un fossato secco, era difesa da alte mura merlate che proteggevano una serie di locali adibiti a cantine, fosse per granaglie e cisterne. Nel XVII la torre portaia di levante venne trasformata in Oratorio dedicato alla Beata Vergine. Le porte furono gravemente danneggiate durante la seconda guerra mondiale. Il progetto definitivo ed esecutivo viene redatto nel 2007 mentre la D.L. (2008-2009) è stata eseguita dall'arch. Farneti con la consulenza dello scrivente. I ruderi dell'Oratorio (ex torre portaia E) erano privi di copertura dal dopoguerra, il fronte sulla corte presentava una serie di lesioni al di sopra delle aperture mentre quello a mare appariva completamente staccato dalle cortine ortogonali e soggetto ad un marcato fenomeno di rotazione fuori dal piano ( cm40). I resti degli apparati decorativi e degli intonaci interni dell’ex Oratorio erano per lo più distaccati ed in fase di crollo. Sull’intero manufatto si segnalava inoltre la presenza diffusa di vegetazione spontanea. Gli interventi hanno interessato sia i manufatti a E che quelli a SO. Prima di procedere ai lavori di consolidamento dell’Ex Oratorio (porta E) in pericolo di crollo, dopo la rimozione delle piante infestanti e la messa in sicurezza delle mura, è stata avviata una campagna di scavi archeologici. Si è quindi eseguito con successo il delicato raddrizzamento (circa 28 cm) del fronte mare con l'ausilio di martinetti azionati manualmente. Le lesioni passanti sono state risarcite con mattoni di recupero (parte dei quali segnati con la data dell'intervento) e, prima della posa di catene e paletti capochiave in metallo, sono stati iniettati i maschi murari con malte di calce idraulica additivata a ritiro compensato. Solo i giunti degradati dei fronti sono stati puntualmente risarciti mentre malte ed intonaci dell’Oratorio sono stati consolidati con silicato di etile dato a spruzzo o a pennello. Sulle creste delle mura sono state create infine una serie di copertine in cocciopesto. Tutti i paramenti murari sono state protetti con prodotti a base silossanica. Le porta a SO sono state oggetto infine di semplici interventi manutentivi ai giunti delle murature ed alle creste, anch’esse hanno subito un trattamento finale di protezione dei paramenti analogo a quello sopra descritto.

Opere di Pronto Intervento per il restauro ed il consolidamento delle porte medievali della fattoria fortificata di Castellelale(sec.XV ) Committente: Comune di San Clemente;incarico; progetto opere vincolate / A.Ugolini. - ELETTRONICO. - (2008).

Opere di Pronto Intervento per il restauro ed il consolidamento delle porte medievali della fattoria fortificata di Castellelale(sec.XV ) Committente: Comune di San Clemente;incarico; progetto opere vincolate.

UGOLINI, ANDREA
2008

Abstract

La tumba (fattoria fortificata) di Castelleale, ubicata a pochi chilometri dal castello di San Clemente, viene menzionata per la prima volta nei documenti di archivio alla fine del XIV secolo. Di proprietà malatestiana, poi veneta ed infine della S.Sede, la fattoria presentava un impianto planimetrico a pianta quadrangolare ed era articolata attorno ad una piccola corte chiusa. A questa si accedeva, da NO, attraverso un arco gotico affiancata da una postierla sormontata da un arco trilobato di elegante fattura e da un’altra porta, sempre a sesto acuto, aperta ad E e murata da tempo. Dagli atti notarili risultava che la fattoria, circondata da un fossato secco, era difesa da alte mura merlate che proteggevano una serie di locali adibiti a cantine, fosse per granaglie e cisterne. Nel XVII la torre portaia di levante venne trasformata in Oratorio dedicato alla Beata Vergine. Le porte furono gravemente danneggiate durante la seconda guerra mondiale. Il progetto definitivo ed esecutivo viene redatto nel 2007 mentre la D.L. (2008-2009) è stata eseguita dall'arch. Farneti con la consulenza dello scrivente. I ruderi dell'Oratorio (ex torre portaia E) erano privi di copertura dal dopoguerra, il fronte sulla corte presentava una serie di lesioni al di sopra delle aperture mentre quello a mare appariva completamente staccato dalle cortine ortogonali e soggetto ad un marcato fenomeno di rotazione fuori dal piano ( cm40). I resti degli apparati decorativi e degli intonaci interni dell’ex Oratorio erano per lo più distaccati ed in fase di crollo. Sull’intero manufatto si segnalava inoltre la presenza diffusa di vegetazione spontanea. Gli interventi hanno interessato sia i manufatti a E che quelli a SO. Prima di procedere ai lavori di consolidamento dell’Ex Oratorio (porta E) in pericolo di crollo, dopo la rimozione delle piante infestanti e la messa in sicurezza delle mura, è stata avviata una campagna di scavi archeologici. Si è quindi eseguito con successo il delicato raddrizzamento (circa 28 cm) del fronte mare con l'ausilio di martinetti azionati manualmente. Le lesioni passanti sono state risarcite con mattoni di recupero (parte dei quali segnati con la data dell'intervento) e, prima della posa di catene e paletti capochiave in metallo, sono stati iniettati i maschi murari con malte di calce idraulica additivata a ritiro compensato. Solo i giunti degradati dei fronti sono stati puntualmente risarciti mentre malte ed intonaci dell’Oratorio sono stati consolidati con silicato di etile dato a spruzzo o a pennello. Sulle creste delle mura sono state create infine una serie di copertine in cocciopesto. Tutti i paramenti murari sono state protetti con prodotti a base silossanica. Le porta a SO sono state oggetto infine di semplici interventi manutentivi ai giunti delle murature ed alle creste, anch’esse hanno subito un trattamento finale di protezione dei paramenti analogo a quello sopra descritto.
2008
Opere di Pronto Intervento per il restauro ed il consolidamento delle porte medievali della fattoria fortificata di Castellelale(sec.XV ) Committente: Comune di San Clemente;incarico; progetto opere vincolate / A.Ugolini. - ELETTRONICO. - (2008).
A.Ugolini
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