Tra i cambiamenti affrontati dai giovani nel corso della loro biografia, la transizione al lavoro è oggi uno dei passaggi al tempo stesso più importanti e più difficili da compiersi. A renderla tale sono di certo le profonde ristrutturazioni che hanno interessato il mondo del lavoro. In seguito alla flessibilizzazione dell’occupazione e alle trasformazioni organizzative delle imprese, una vasta parte di chi entra nel mercato del lavoro si confronta oggi con scarse condizioni di prevedibilità. La trasformazione dei percorsi di transizione al lavoro, tuttavia, riflette anche l’emergere, tra i giovani, di una pluralità di aspettative, progetti, pratiche spesso sottovalutate di fronte alla portata dei mutamenti intervenuti sul piano della domanda di lavoro o delle politiche occupazionali. Accanto ai cambiamenti di natura strutturale e culturale, dunque, occorre aprire il campo di indagine ai fattori di ordine soggettivo che, attraverso l’attività riflessiva propria di ciascun individuo, interagiscono con i contesti sociali oggettivi, contribuendo alla costruzione dei percorsi di transizione. Si tratta, in altre parole, di osservare come i giovani si rapportano con le circostanze sociali esterne, come essi definiscono e valutano le situazioni, quali progetti elaborano, quali modelli di orientamento adottano per affrontare le situazioni, senza dimenticare che se i giovani valutano le situazioni alla luce delle loro aspirazioni, tali aspirazioni portano sempre il marchio della società a cui essi appartengono. Attraverso i risultati di un'indagine basata su 46 interviste in profondità a giovani di differenti coorti di età (1971, 1976, 1981), residenti in un contesto territoriale (la provincia di Rimini) per molti aspetti emblematico della Terza Italia, il presente contributo propone un'interpretazione delle differenti modalità con cui essi affrontano, in corrispondenza di snodi biografici un tempo certamente più univoci e scontati, i vincoli e le opportunità del mondo del lavoro. In particolare, il percorso analitico intrapreso permetterà di far emergere gli oggetti verso i quali si rivolgono oggi prevalentemente le aspirazioni giovanili, i fattori che le influenzano, nonché gli esiti del processo di negoziazione che i giovani – in virtù della loro attività riflessiva – inevitabilmente compiono tra i propri desideri e ciò che loro stessi percepiscono come possibile a partire dalla valutazione della situazione in cui si trovano.

Tra aspirazione e realtà: orientamenti giovanili nella transizione al lavoro / N. De Luigi. - STAMPA. - (2007), pp. 211-220.

Tra aspirazione e realtà: orientamenti giovanili nella transizione al lavoro

DE LUIGI, NICOLA
2007

Abstract

Tra i cambiamenti affrontati dai giovani nel corso della loro biografia, la transizione al lavoro è oggi uno dei passaggi al tempo stesso più importanti e più difficili da compiersi. A renderla tale sono di certo le profonde ristrutturazioni che hanno interessato il mondo del lavoro. In seguito alla flessibilizzazione dell’occupazione e alle trasformazioni organizzative delle imprese, una vasta parte di chi entra nel mercato del lavoro si confronta oggi con scarse condizioni di prevedibilità. La trasformazione dei percorsi di transizione al lavoro, tuttavia, riflette anche l’emergere, tra i giovani, di una pluralità di aspettative, progetti, pratiche spesso sottovalutate di fronte alla portata dei mutamenti intervenuti sul piano della domanda di lavoro o delle politiche occupazionali. Accanto ai cambiamenti di natura strutturale e culturale, dunque, occorre aprire il campo di indagine ai fattori di ordine soggettivo che, attraverso l’attività riflessiva propria di ciascun individuo, interagiscono con i contesti sociali oggettivi, contribuendo alla costruzione dei percorsi di transizione. Si tratta, in altre parole, di osservare come i giovani si rapportano con le circostanze sociali esterne, come essi definiscono e valutano le situazioni, quali progetti elaborano, quali modelli di orientamento adottano per affrontare le situazioni, senza dimenticare che se i giovani valutano le situazioni alla luce delle loro aspirazioni, tali aspirazioni portano sempre il marchio della società a cui essi appartengono. Attraverso i risultati di un'indagine basata su 46 interviste in profondità a giovani di differenti coorti di età (1971, 1976, 1981), residenti in un contesto territoriale (la provincia di Rimini) per molti aspetti emblematico della Terza Italia, il presente contributo propone un'interpretazione delle differenti modalità con cui essi affrontano, in corrispondenza di snodi biografici un tempo certamente più univoci e scontati, i vincoli e le opportunità del mondo del lavoro. In particolare, il percorso analitico intrapreso permetterà di far emergere gli oggetti verso i quali si rivolgono oggi prevalentemente le aspirazioni giovanili, i fattori che le influenzano, nonché gli esiti del processo di negoziazione che i giovani – in virtù della loro attività riflessiva – inevitabilmente compiono tra i propri desideri e ciò che loro stessi percepiscono come possibile a partire dalla valutazione della situazione in cui si trovano.
2007
Le vite dei giovani. Carriere, esperienze e modelli culturali
211
220
Tra aspirazione e realtà: orientamenti giovanili nella transizione al lavoro / N. De Luigi. - STAMPA. - (2007), pp. 211-220.
N. De Luigi
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