Il capitolo si propone di approfondire il tema della responsabilità disciplinare dei magistrati ordinari, cioè quel tipo di controllo che viene esercitato sulla condotta del magistrato, all’interno e all’esterno dell’ufficio. La responsabilità disciplinare dei magistrati presenta degli aspetti del tutto peculiari, che la distinguono da quella di altri ordini o professioni e dei pubblici funzionari in generale. I magistrati, infatti, costituiscono un potere dello Stato, esercitano una funzione pubblica “in nome del popolo” (art. 101 Cost.), godono di uno status particolare che garantisce loro stabilità nel ruolo, autonomia e indipendenza ed è regolato da una normativa speciale rispetto a quella generale sul pubblico impiego, applicabile solo in via residuale. Il capitolo analizza l'assetto in vigore dal 19 giugno 2006, con qualche breve raffronto con il regime precedente. Sono oggetto di analisi gli illeciti disciplinari, le sanzioni e il procedimento disciplinare. Un approfondimento particolare viene inoltre dedicato a due tipologie di illecito: i ritardi dei magistrati nell’espletamento di attività dovute e gli illeciti commessi nell’esercizio dell’attività giurisdizionale.
Cavallini, D. (2019). La responsabilità disciplinare del magistrati. Bologna : Bononia University Press.
La responsabilità disciplinare del magistrati
Daniela Cavallini
2019
Abstract
Il capitolo si propone di approfondire il tema della responsabilità disciplinare dei magistrati ordinari, cioè quel tipo di controllo che viene esercitato sulla condotta del magistrato, all’interno e all’esterno dell’ufficio. La responsabilità disciplinare dei magistrati presenta degli aspetti del tutto peculiari, che la distinguono da quella di altri ordini o professioni e dei pubblici funzionari in generale. I magistrati, infatti, costituiscono un potere dello Stato, esercitano una funzione pubblica “in nome del popolo” (art. 101 Cost.), godono di uno status particolare che garantisce loro stabilità nel ruolo, autonomia e indipendenza ed è regolato da una normativa speciale rispetto a quella generale sul pubblico impiego, applicabile solo in via residuale. Il capitolo analizza l'assetto in vigore dal 19 giugno 2006, con qualche breve raffronto con il regime precedente. Sono oggetto di analisi gli illeciti disciplinari, le sanzioni e il procedimento disciplinare. Un approfondimento particolare viene inoltre dedicato a due tipologie di illecito: i ritardi dei magistrati nell’espletamento di attività dovute e gli illeciti commessi nell’esercizio dell’attività giurisdizionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.