Il libro risponde a una esigenza di riflessione sulle radici del processo di integrazione e di inclusione in Italia, nell’intento di evidenziare alcuni concetti e indicazioni operative di pedagogia e di didattica speciale (Canevaro, 1983) che si ritengono fondanti e indispensabili fonti generative, ancora oggi, per l’attuazione di una scuola antropocentrica, realmente democratica e inclusiva. C’è una struttura (Bateson, 1972) che connette la persona a sviluppo tipico e quella a sviluppo atipico ed essa può individuarsi riconoscendo lo sviluppo atipico come una normale differenza da rispettare come ogni altra variazione, comprendendo l’unità dell’essere umano nella sua diversità (Morin, 2001). L’educazione ha il compito di promuovere l’umanità in tutti i campi del sapere e di incoraggiare ogni soggetto a diventare artefice progettuale della propria vita, realizzando la propria differenza nella coevoluzione con l’altro, all’interno di uno sfondo integratore in grado di tessere le diverse narrazioni. In quest’ottica si pongono i contributi degli autori di questo libro tesi sia a testimoniare il percorso sin qui svolto, sulla base di dati di ricerca e di alcune delle migliori prassi didattiche attuate, sia a offrire a ricercatori, insegnanti ed educatori riflessioni e proposte per ulteriori indagini e realizzazioni operative.
Patrizia Sandri (2019). Rigenerare le radici per fondare i processi inclusivi. Dalla legge 517 del 1977 alle prospettive attuali. Milano : Franco Angeli.
Rigenerare le radici per fondare i processi inclusivi. Dalla legge 517 del 1977 alle prospettive attuali
Patrizia Sandri
2019
Abstract
Il libro risponde a una esigenza di riflessione sulle radici del processo di integrazione e di inclusione in Italia, nell’intento di evidenziare alcuni concetti e indicazioni operative di pedagogia e di didattica speciale (Canevaro, 1983) che si ritengono fondanti e indispensabili fonti generative, ancora oggi, per l’attuazione di una scuola antropocentrica, realmente democratica e inclusiva. C’è una struttura (Bateson, 1972) che connette la persona a sviluppo tipico e quella a sviluppo atipico ed essa può individuarsi riconoscendo lo sviluppo atipico come una normale differenza da rispettare come ogni altra variazione, comprendendo l’unità dell’essere umano nella sua diversità (Morin, 2001). L’educazione ha il compito di promuovere l’umanità in tutti i campi del sapere e di incoraggiare ogni soggetto a diventare artefice progettuale della propria vita, realizzando la propria differenza nella coevoluzione con l’altro, all’interno di uno sfondo integratore in grado di tessere le diverse narrazioni. In quest’ottica si pongono i contributi degli autori di questo libro tesi sia a testimoniare il percorso sin qui svolto, sulla base di dati di ricerca e di alcune delle migliori prassi didattiche attuate, sia a offrire a ricercatori, insegnanti ed educatori riflessioni e proposte per ulteriori indagini e realizzazioni operative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.