Il I giugno del 1906, comparve su Nuova Antologia la recensione di Sibilla Aleramo che annunciava l’uscita in Italia de Il secolo dei fanciulli, nella versione tradotta da Maria Ettlinger Fano per la collana “Piccola Biblioteca di Scienze moderne” delle edizioni Bocca. Da ricordare che l’anno prima la scrittrice italiana aveva fatto conoscere la figura di Ellen Key, sempre tramite le colonne di Nuova Antologia, manifestando l’esigenza che i suoi scritti venissero al più presto pubblicati anche nel nostro Paese, come peraltro era già avvenuto in Germania, Olanda e Danimarca (Pironi, 2010a, p. 100). Grazie a quel volume, nel volgere di pochi anni, la fama della scrittrice divenne mondiale, rendendola una punta di diamante nel circuito delle relazioni culturali, come s’evince dai rapporti da lei intrattenuti con personaggi impegnati in particolar modo nell’ambito della cosiddetta civic culture, tra cui George Brandes, Adolphe Ferrière, Martin Buber, Pëtr A. Kropotkin, Rainer Maria Rilke, Romain Rolland, Albert Schweitzer e Stefan Zweig.
Tiziana Pironi (2019). La diffusione del Secolo in Italia. Parma : Edizioni Junior.
La diffusione del Secolo in Italia
Tiziana Pironi
2019
Abstract
Il I giugno del 1906, comparve su Nuova Antologia la recensione di Sibilla Aleramo che annunciava l’uscita in Italia de Il secolo dei fanciulli, nella versione tradotta da Maria Ettlinger Fano per la collana “Piccola Biblioteca di Scienze moderne” delle edizioni Bocca. Da ricordare che l’anno prima la scrittrice italiana aveva fatto conoscere la figura di Ellen Key, sempre tramite le colonne di Nuova Antologia, manifestando l’esigenza che i suoi scritti venissero al più presto pubblicati anche nel nostro Paese, come peraltro era già avvenuto in Germania, Olanda e Danimarca (Pironi, 2010a, p. 100). Grazie a quel volume, nel volgere di pochi anni, la fama della scrittrice divenne mondiale, rendendola una punta di diamante nel circuito delle relazioni culturali, come s’evince dai rapporti da lei intrattenuti con personaggi impegnati in particolar modo nell’ambito della cosiddetta civic culture, tra cui George Brandes, Adolphe Ferrière, Martin Buber, Pëtr A. Kropotkin, Rainer Maria Rilke, Romain Rolland, Albert Schweitzer e Stefan Zweig.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.