I giornali creano un codice interpretativo il cui ricorso segna un’abitudine che incontra un’accettazione diffusa, espressa da questa catena: il cronista riceve il consenso dal direttore, il direttore dalla proprietà, la proprietà dai potentati economici e dalle figure istituzionali. In questo ambito il lettore finisce per essere più formato che informato. Per piazza Fontana parliamo di schema narrativo canonico, ovvero di una graduale costruzione criminalizzante, dove ogni evento sociale nel corso del tempo produce crescenti effetti perversi. L’autunno caldo, nelle versioni più estremizzanti, genera la strage alla Banca dell’Agricoltura, con il suo carico di 17 morti e un impatto deflagrante per tutto quello che arriva dopo. Con Piazza della Loggia, all'interno della categoria dei giornalisti, si è avviato un profondo ripensamento sulla natura della professione e sul modo di trattare le informazioni. Anche le redazioni appaiono meno supine di fronte alla direzione e chiedono di essere coinvolte nella costruzione dei contenuti del giornale. Questa più scandita autonomia della carta stampata non sarà una stagione lunga per il giornalismo, ma caratterizza la metà degli anni Settanta.

I quotidiani di opinione all'indomani di Piazza Fontana e Piazza Della Loggia

Mirco Dondi
2013

Abstract

I giornali creano un codice interpretativo il cui ricorso segna un’abitudine che incontra un’accettazione diffusa, espressa da questa catena: il cronista riceve il consenso dal direttore, il direttore dalla proprietà, la proprietà dai potentati economici e dalle figure istituzionali. In questo ambito il lettore finisce per essere più formato che informato. Per piazza Fontana parliamo di schema narrativo canonico, ovvero di una graduale costruzione criminalizzante, dove ogni evento sociale nel corso del tempo produce crescenti effetti perversi. L’autunno caldo, nelle versioni più estremizzanti, genera la strage alla Banca dell’Agricoltura, con il suo carico di 17 morti e un impatto deflagrante per tutto quello che arriva dopo. Con Piazza della Loggia, all'interno della categoria dei giornalisti, si è avviato un profondo ripensamento sulla natura della professione e sul modo di trattare le informazioni. Anche le redazioni appaiono meno supine di fronte alla direzione e chiedono di essere coinvolte nella costruzione dei contenuti del giornale. Questa più scandita autonomia della carta stampata non sarà una stagione lunga per il giornalismo, ma caratterizza la metà degli anni Settanta.
2013
Cammino della memoria 2013
87
99
Mirco Dondi
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