Il concetto di giustizia spaziale ha assunto negli ultimi anni una rinnovata centralità, tanto teorica, quanto politico-sociale. Se la relazione tra spazio e giustizia ha attirato l’attenzione degli urban studies soprattutto negli anni 60 e 70 del secolo scorso, è grazie alla geografia e urbanistica critica americana che il tema della giustizia spaziale ha riassunto nuova centralità nelle scienze sociali. Infatti, il riferimento alla categoria di giustizia spaziale, nozione che origina nei lavori di Gottmann (1951), Lefebvre (Lefebvre 1968; Lefebvre 1978) e Pirie (1983), si ritrova in tutti gli studi che si interrogano sugli effetti sociali delle trasformazioni indotte dall’affermazione del regime capitalistico post-fordista e neoliberale. In particolare, l’idea di una giustizia legata allo spazio è rinvenibile nei lavori che si rifanno ai concetti di diritto alla città (Lefebvre 1968; Brenner 2000; Harvey 2008; Marcuse 2009; Harvey 2012), giustizia territoriale (Harvey 1973) e, appunto, di giustizia spaziale (Soja 2010) . Il saggio si propone di evidenziare le controversie e differenze nelle definizioni di giustizia spaziale in modo da superare l’incertezza che circonda il concetto e che limita la sua portata euristica. In particolare, si indagheranno due questioni. Da un lato, sarà approfondita la relazione tra capitalismo neo-liberale e spazio urbano (Brenner et al. 2011). Dall’altro lato, particolare attenzione verrà dedicata alle differenti concettualizzazioni di giustizia spaziale, dalle fondamenta gottmanniane, fino alla proposta teorica di Soja, passando per i concetti di diritto alla città formulato da Lefebvre e per quello, più recente, di giustizia territoriale formulato da Harvey. Come vedremo, le proposte teoriche che prenderemo in considerazione, pur considerando lo spazio come ingiusto adottano criteri tutt’altro che univoci. Allo stesso modo, a cambiare, è la sostanza del concetto di giustizia cui queste teorizzazioni dello spazio urbano si riferiscono, passando da concezioni più astratte, a concezioni concrete e dinamiche, come quella recentemente proposta da Soja. L’obiettivo, dunque, sarà quello di chiarire da un punto di vista teorico la nozione di giustizia spaziale, cercando, al contempo, di restituire la relazione che questa intrattiene con concetti affini, quali il di diritto alla città, la giustizia territoriale o, ancora, l’idea di città giusta.

Carolina Mudan Marelli, Luca Daconto (2016). Neoliberismo e città. Note sulla relazione tra spazio e giustizia. Milano : Mimesis.

Neoliberismo e città. Note sulla relazione tra spazio e giustizia

Carolina Mudan Marelli
;
2016

Abstract

Il concetto di giustizia spaziale ha assunto negli ultimi anni una rinnovata centralità, tanto teorica, quanto politico-sociale. Se la relazione tra spazio e giustizia ha attirato l’attenzione degli urban studies soprattutto negli anni 60 e 70 del secolo scorso, è grazie alla geografia e urbanistica critica americana che il tema della giustizia spaziale ha riassunto nuova centralità nelle scienze sociali. Infatti, il riferimento alla categoria di giustizia spaziale, nozione che origina nei lavori di Gottmann (1951), Lefebvre (Lefebvre 1968; Lefebvre 1978) e Pirie (1983), si ritrova in tutti gli studi che si interrogano sugli effetti sociali delle trasformazioni indotte dall’affermazione del regime capitalistico post-fordista e neoliberale. In particolare, l’idea di una giustizia legata allo spazio è rinvenibile nei lavori che si rifanno ai concetti di diritto alla città (Lefebvre 1968; Brenner 2000; Harvey 2008; Marcuse 2009; Harvey 2012), giustizia territoriale (Harvey 1973) e, appunto, di giustizia spaziale (Soja 2010) . Il saggio si propone di evidenziare le controversie e differenze nelle definizioni di giustizia spaziale in modo da superare l’incertezza che circonda il concetto e che limita la sua portata euristica. In particolare, si indagheranno due questioni. Da un lato, sarà approfondita la relazione tra capitalismo neo-liberale e spazio urbano (Brenner et al. 2011). Dall’altro lato, particolare attenzione verrà dedicata alle differenti concettualizzazioni di giustizia spaziale, dalle fondamenta gottmanniane, fino alla proposta teorica di Soja, passando per i concetti di diritto alla città formulato da Lefebvre e per quello, più recente, di giustizia territoriale formulato da Harvey. Come vedremo, le proposte teoriche che prenderemo in considerazione, pur considerando lo spazio come ingiusto adottano criteri tutt’altro che univoci. Allo stesso modo, a cambiare, è la sostanza del concetto di giustizia cui queste teorizzazioni dello spazio urbano si riferiscono, passando da concezioni più astratte, a concezioni concrete e dinamiche, come quella recentemente proposta da Soja. L’obiettivo, dunque, sarà quello di chiarire da un punto di vista teorico la nozione di giustizia spaziale, cercando, al contempo, di restituire la relazione che questa intrattiene con concetti affini, quali il di diritto alla città, la giustizia territoriale o, ancora, l’idea di città giusta.
2016
Fare Giustizia. Neoliberismo e diseguaglianze
113
126
Carolina Mudan Marelli, Luca Daconto (2016). Neoliberismo e città. Note sulla relazione tra spazio e giustizia. Milano : Mimesis.
Carolina Mudan Marelli; Luca Daconto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/712904
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