Che cosa si nasconde dietro la rappresentazione retorica di un’infanzia “felice e spensierata”? È proprio vero che i “nostri bambini” stanno bene? Quale immagine di infanzia viene veicolata all’interno della nostra cultura? Quali immagini di bambini e bambine abitano i contesti dell’attuale? Quali sono i paradigmi dominanti e che ruolo giocano sugli stili educativi? In un’epoca di valorizzazione delle performance, delle competenze e dei risultati, della competizione e dei confronti spietati, cosa succede all’infanzia – considerata come categoria socio-culturale – di fronte al fenomeno sempre più diffuso di bambine e bambini impegnati a re- citare la parte di “piccoli adulti”? Non si tratta forse di una tendenza, conosciuta ormai sotto l’etichetta del termine adultizzazione, che assume la forma, sommersa e “sottile”, di una vera e propria violenza? Queste sono le domande che guidano la riflessione di queste pagine e che conducono il lettore a considerare il pericolo nascosto nel far crescere i bambini troppo in fretta, privandoli di dimensioni di cura autentiche, e abdicando alla tutela dei loro diritti, primo tra tutti quello di avere un’infanzia.
“Tutto troppo presto”. L’adultizzazione come nuova forma di violenza all’infanzia
S. Demozzi
2019
Abstract
Che cosa si nasconde dietro la rappresentazione retorica di un’infanzia “felice e spensierata”? È proprio vero che i “nostri bambini” stanno bene? Quale immagine di infanzia viene veicolata all’interno della nostra cultura? Quali immagini di bambini e bambine abitano i contesti dell’attuale? Quali sono i paradigmi dominanti e che ruolo giocano sugli stili educativi? In un’epoca di valorizzazione delle performance, delle competenze e dei risultati, della competizione e dei confronti spietati, cosa succede all’infanzia – considerata come categoria socio-culturale – di fronte al fenomeno sempre più diffuso di bambine e bambini impegnati a re- citare la parte di “piccoli adulti”? Non si tratta forse di una tendenza, conosciuta ormai sotto l’etichetta del termine adultizzazione, che assume la forma, sommersa e “sottile”, di una vera e propria violenza? Queste sono le domande che guidano la riflessione di queste pagine e che conducono il lettore a considerare il pericolo nascosto nel far crescere i bambini troppo in fretta, privandoli di dimensioni di cura autentiche, e abdicando alla tutela dei loro diritti, primo tra tutti quello di avere un’infanzia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.