Il Living Theatre, fondato nel 1947 da Julian Beck e Judith Malina, è stato la più radicale esperienza di sovversione teatrale del Novecento. Dai palcoscenici alle strade di tutto il mondo, il Living Theatre ha creato spettacoli che sono entrati nella storia del Teatro, da "The Brig" (1963) a "Mysteries and smaller pieces" (1964), da "Frankenstein" (1966) ad "Antigone" (1967), fino a "Paradise Now", emblema del '68 teatrale. Con il ciclo "L'eredità di Caino", inaugurato nel Brasile delle Favelas nel 1970, la compagnia ha portato il suo teatro nelle strade, nelle fabbriche, negli ospedali psichiatrici, nelle università, davanti alle carceri. Il "ritorno al teatro" nel 1980 ha dato vita a un nuovo impegno artistico, a favore di un dialogo sempre più allargato con gli spettatori. Judith Malina, che ha firmato la regia della maggior parte degli spettacoli, ha ripercorso con l'autrice del libro la sua vita, il suo teatro e i suoi ideali politici e artistici, a partire dall'infanzia, quando dalla Germania emigra con la famiglia a New York, fino all'incontro con Julian Beck e al sodalizio artistico, politico e umano che li unisce e che continuerà fino alla morte di Beck nel 1985. Poi la decisione di continuare, con Hanon Reznikov (premeturamente scomparso nel maggio 2008), alternando gli interventi teatrali negli spazi aperti alla creazione di nuovi spettacoli per i teatri, fino all'apertura di un nuovo teatro nel Lower East Side di New York, nel 2007.

Storia del Living Theatre. Conversazioni con Judith Malina

VALENTI, CRISTINA
2008

Abstract

Il Living Theatre, fondato nel 1947 da Julian Beck e Judith Malina, è stato la più radicale esperienza di sovversione teatrale del Novecento. Dai palcoscenici alle strade di tutto il mondo, il Living Theatre ha creato spettacoli che sono entrati nella storia del Teatro, da "The Brig" (1963) a "Mysteries and smaller pieces" (1964), da "Frankenstein" (1966) ad "Antigone" (1967), fino a "Paradise Now", emblema del '68 teatrale. Con il ciclo "L'eredità di Caino", inaugurato nel Brasile delle Favelas nel 1970, la compagnia ha portato il suo teatro nelle strade, nelle fabbriche, negli ospedali psichiatrici, nelle università, davanti alle carceri. Il "ritorno al teatro" nel 1980 ha dato vita a un nuovo impegno artistico, a favore di un dialogo sempre più allargato con gli spettatori. Judith Malina, che ha firmato la regia della maggior parte degli spettacoli, ha ripercorso con l'autrice del libro la sua vita, il suo teatro e i suoi ideali politici e artistici, a partire dall'infanzia, quando dalla Germania emigra con la famiglia a New York, fino all'incontro con Julian Beck e al sodalizio artistico, politico e umano che li unisce e che continuerà fino alla morte di Beck nel 1985. Poi la decisione di continuare, con Hanon Reznikov (premeturamente scomparso nel maggio 2008), alternando gli interventi teatrali negli spazi aperti alla creazione di nuovi spettacoli per i teatri, fino all'apertura di un nuovo teatro nel Lower East Side di New York, nel 2007.
2008
310
9788872182185
C. Valenti
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/70890
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact