A margine di un Convegno svoltosi il giorno 8 ottobre 2019, presso l'Università degli Studi di Milano, organizzato dal Centro Studi per il Federalismo, le Relazioni sono state ampliate e rielaborate, diventando capitoli di questo volume. Nel capitolo in questione, l'Autore ha sottoposto ad esame il percorso di differenziazione seguito in generale dalle tre Regioni che per prime hanno attivato quel meccanismo, indagando, in particolare le materie oggetto di devoluzione e le risorse finanziarie attribuite. Particolare attenzione è stata dedicata all'esperienza della Regione Emilia-Romagna, con specifico riguardo alle diverse Bozze di Intesa che si sono succedute dall'avvio di quel procedimento ad oggi. Si è inteso, come sottolineato nel sottotitolo, superare i numerosi pregiudizi che si registrano in punto di differenziazione con riferimento ai profili finanziari, sottolineando che la stessa differenziazione, lungi dal creare un vulnus per le altre Regioni in punto di salvaguardia effettiva dei livelli essenziali delle prestazioni attinenti ai diritti civili e sociali, potrebbe costiure un fattore di implementazione della stessa ricchezza nazionale, incidendo dunque positivamente anche sulle restanti Regioni. Le argomentazioni muovono dai criteri di attribuzione delle risorse finanziarie, dalla finalità della differenziazione e dalla possibile incidenza sul Pil nazionale e dunque su un migliore rapporto deficit/Pil e debito/Pil.

La differenziazione in Emilia-Romagna tra rispetto dell'equilibrio di bilancio e tenuta dei livelli essenziali concernenti i diritti civili e sociali su base nazionale. Per una lettura senza pregiudizi dei profili finanziari

Michele Belletti
2019

Abstract

A margine di un Convegno svoltosi il giorno 8 ottobre 2019, presso l'Università degli Studi di Milano, organizzato dal Centro Studi per il Federalismo, le Relazioni sono state ampliate e rielaborate, diventando capitoli di questo volume. Nel capitolo in questione, l'Autore ha sottoposto ad esame il percorso di differenziazione seguito in generale dalle tre Regioni che per prime hanno attivato quel meccanismo, indagando, in particolare le materie oggetto di devoluzione e le risorse finanziarie attribuite. Particolare attenzione è stata dedicata all'esperienza della Regione Emilia-Romagna, con specifico riguardo alle diverse Bozze di Intesa che si sono succedute dall'avvio di quel procedimento ad oggi. Si è inteso, come sottolineato nel sottotitolo, superare i numerosi pregiudizi che si registrano in punto di differenziazione con riferimento ai profili finanziari, sottolineando che la stessa differenziazione, lungi dal creare un vulnus per le altre Regioni in punto di salvaguardia effettiva dei livelli essenziali delle prestazioni attinenti ai diritti civili e sociali, potrebbe costiure un fattore di implementazione della stessa ricchezza nazionale, incidendo dunque positivamente anche sulle restanti Regioni. Le argomentazioni muovono dai criteri di attribuzione delle risorse finanziarie, dalla finalità della differenziazione e dalla possibile incidenza sul Pil nazionale e dunque su un migliore rapporto deficit/Pil e debito/Pil.
2019
Regionalismo differenziato: un percorso difficile
31
41
Michele Belletti
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