La domanda Q108+ Le racchette da neve è stata posta in un limitato numero di località. Mancano inoltre le risposte di Mattie, Moncalieri e Oncino, dove il referente non è stato identificato. Il tipo maggioritario è lo stesso dell’italiano racchetta, ma sono rappresentati anche ciàstra (cfr. Bernard 1996: 96), a Sampeyre, a Entracque e a Limone Piemonte, dove questa risposta (attestata pure nei materiali fotografici di Prali, Bellino, Limone Piemonte, Frabosa Soprana, Pamparato) è individuata come termine tradizionale rispetto al moderno rachètte, e il tipo coetimologico dell’italiano cerchio, a Balme e a Lemie. A quest’ultimo è legata anche la risposta ferchiià, data a Ribordone, che non designa però la racchetta, ma la traccia che questa lascia sulla neve. A Pramollo è stata elicitata la forma ciàtua (cfr. Pons-Genre 1997: 70; riscontrata anche nei materiali fotografici di Prali); a Sestriere si è raccolta l’espressione "aprono la strada con i bastoni", frutto, probabilmente, del fraintendimento dell'accezione del termine "racchette" impiegato nello stimolo. Nei materiali fotografici di Coazze è emersa la forma serchiùr; a Monterosso Grana sùastre, che sembra essere un incrocio tra il tipo ciàstra e suatre ‘corda’ (cfr. REP 1361-1362); a Pamparato il tipo castule. Dai materiali etnografici raccolti a Limone Piemonte risulta che le racchette da neve si facevano spaccando a metà e piegando a forma di luna un pezzo di legno, a cui si legavano le cordicelle o del filo di ferro. A Perrero è riportato che le racchette da neve si usano poco, mentre a Chianocco e Bibiana non si usano; viene riferito che non si usano anche a Moncalieri, dove, come accennato, l’informatore non è stato in grado di identificare il referente. A Sampeyre si precisa invece che gli attrezzi sono usati per gli spostamenti tra una borgata e l’altra. Sono state raccolte alcune fotografie per i punti di Novalesa, Coazze, Perrero (Prali), Bellino, Monterosso Grana, Limone Piemonte, Frabosa Soprana, che mettono in luce due modi diversi di fabbricare le racchette da neve: queste possono essere costruite piegando un ramo di legno in forma ovale e tendendo una rete di corda all’interno, oppure montando insieme listelli di legno.

V-II 118 racchette da neve

Emanuele Miola
2019

Abstract

La domanda Q108+ Le racchette da neve è stata posta in un limitato numero di località. Mancano inoltre le risposte di Mattie, Moncalieri e Oncino, dove il referente non è stato identificato. Il tipo maggioritario è lo stesso dell’italiano racchetta, ma sono rappresentati anche ciàstra (cfr. Bernard 1996: 96), a Sampeyre, a Entracque e a Limone Piemonte, dove questa risposta (attestata pure nei materiali fotografici di Prali, Bellino, Limone Piemonte, Frabosa Soprana, Pamparato) è individuata come termine tradizionale rispetto al moderno rachètte, e il tipo coetimologico dell’italiano cerchio, a Balme e a Lemie. A quest’ultimo è legata anche la risposta ferchiià, data a Ribordone, che non designa però la racchetta, ma la traccia che questa lascia sulla neve. A Pramollo è stata elicitata la forma ciàtua (cfr. Pons-Genre 1997: 70; riscontrata anche nei materiali fotografici di Prali); a Sestriere si è raccolta l’espressione "aprono la strada con i bastoni", frutto, probabilmente, del fraintendimento dell'accezione del termine "racchette" impiegato nello stimolo. Nei materiali fotografici di Coazze è emersa la forma serchiùr; a Monterosso Grana sùastre, che sembra essere un incrocio tra il tipo ciàstra e suatre ‘corda’ (cfr. REP 1361-1362); a Pamparato il tipo castule. Dai materiali etnografici raccolti a Limone Piemonte risulta che le racchette da neve si facevano spaccando a metà e piegando a forma di luna un pezzo di legno, a cui si legavano le cordicelle o del filo di ferro. A Perrero è riportato che le racchette da neve si usano poco, mentre a Chianocco e Bibiana non si usano; viene riferito che non si usano anche a Moncalieri, dove, come accennato, l’informatore non è stato in grado di identificare il referente. A Sampeyre si precisa invece che gli attrezzi sono usati per gli spostamenti tra una borgata e l’altra. Sono state raccolte alcune fotografie per i punti di Novalesa, Coazze, Perrero (Prali), Bellino, Monterosso Grana, Limone Piemonte, Frabosa Soprana, che mettono in luce due modi diversi di fabbricare le racchette da neve: queste possono essere costruite piegando un ramo di legno in forma ovale e tendendo una rete di corda all’interno, oppure montando insieme listelli di legno.
2019
Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale - ALEPO V. Lo spazio e il tempo
1176
1182
Emanuele Miola
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/707363
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