Il contributo intende illustrare gli usi non ordinari dei beni del fisco regio, usi speciali o ‘eccettuativi’, e cioè quegli usi che creavano riserve di beni regi attraverso la loro cessione a soggetti privati – le mogli dei re e alcune specifiche fondazioni monastiche – attraverso strumenti giuridici di ambito privatistico quali le donazioni e le costituzioni di dote. Il contributo intende inoltre dimostrare che le riserve di beni del fisco così create restavano comunque nella piena disponibilità dei re, sia per quanto attiene alla possibilità di accedere alle loro rendite, sia in merito alla loro trasferibilità.
Sugli usi speciali dei beni pubblici: i dotari delle regine e i patrimoni dei monasteri / tiziana lazzari. - STAMPA. - IX:(2019), pp. 443-452. [10.1484/M.SCISAM-EB.5.118508]
Sugli usi speciali dei beni pubblici: i dotari delle regine e i patrimoni dei monasteri
tiziana lazzari
2019
Abstract
Il contributo intende illustrare gli usi non ordinari dei beni del fisco regio, usi speciali o ‘eccettuativi’, e cioè quegli usi che creavano riserve di beni regi attraverso la loro cessione a soggetti privati – le mogli dei re e alcune specifiche fondazioni monastiche – attraverso strumenti giuridici di ambito privatistico quali le donazioni e le costituzioni di dote. Il contributo intende inoltre dimostrare che le riserve di beni del fisco così create restavano comunque nella piena disponibilità dei re, sia per quanto attiene alla possibilità di accedere alle loro rendite, sia in merito alla loro trasferibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.