l’attenzione si è concentrata principalmente sui flussi tra Africa ed Europa alla luce dei significativi squilibri demografici ed economici tra i due continenti. Tuttavia, la letteratura esistente ha evidenziato punti cruciali andando a confutare alcuni dei peggiori cliché. Si possono riassumere come segue. Punto primo, solo una minoranza di coloro che vivono in un paese straniero è irregolare. La grande maggioranza dei migranti che giungono nei paesi europei lo fa nel rispetto delle regole. Punto secondo, l’Africa non è al momento il continente con il maggior numero assoluto di partenze. Terzo, la maggior parte degli spostamenti ha luogo all’interno dei continenti (dalle zone rurali alle città e, nel caso dei rifugiati, ai paesi limitrofi). Quarto, i flussi in uscita dall’Africa non sono diretti solo in Europa, ma anche verso i paesi del Golfo, l’Asia e il Nord America. È comunque vero che il mar Mediterraneo continuerà a rappresentare un’area di criticità nei flussi migratori globali. Quinto, i flussi più consistenti non partono dai paesi più poveri, bensì da quelli in cui si è già avviato un processo di sviluppo. In realtà, ci vuole un certo grado di sviluppo economico e sociale per innescare le aspirazioni al miglioramento, la disponibilità di risorse e le conoscenze necessarie a mettere in atto la decisione di emigrare.

Europa e Africa: demografia e flussi migratori

Roberto Impicciatore
;
2019

Abstract

l’attenzione si è concentrata principalmente sui flussi tra Africa ed Europa alla luce dei significativi squilibri demografici ed economici tra i due continenti. Tuttavia, la letteratura esistente ha evidenziato punti cruciali andando a confutare alcuni dei peggiori cliché. Si possono riassumere come segue. Punto primo, solo una minoranza di coloro che vivono in un paese straniero è irregolare. La grande maggioranza dei migranti che giungono nei paesi europei lo fa nel rispetto delle regole. Punto secondo, l’Africa non è al momento il continente con il maggior numero assoluto di partenze. Terzo, la maggior parte degli spostamenti ha luogo all’interno dei continenti (dalle zone rurali alle città e, nel caso dei rifugiati, ai paesi limitrofi). Quarto, i flussi in uscita dall’Africa non sono diretti solo in Europa, ma anche verso i paesi del Golfo, l’Asia e il Nord America. È comunque vero che il mar Mediterraneo continuerà a rappresentare un’area di criticità nei flussi migratori globali. Quinto, i flussi più consistenti non partono dai paesi più poveri, bensì da quelli in cui si è già avviato un processo di sviluppo. In realtà, ci vuole un certo grado di sviluppo economico e sociale per innescare le aspirazioni al miglioramento, la disponibilità di risorse e le conoscenze necessarie a mettere in atto la decisione di emigrare.
2019
La sfida mediterranea. Alle radici della pressione migratoria
17
28
Roberto Impicciatore; Alessandro Rosina
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